1. Tre e quattro


    Data: 10/12/2018, Categorie: Etero Autore: carisbo, Fonte: Annunci69

    ... arrivò il segnale convenuto, il cellulare lasciato sul tavolino squillò sulle note di Heaven is a place on hearts. Era pronta.
    
    In silenzio ci alzammo e in fila indiana raggiungemmo la stanza degli ospiti, destinata a spogliatoio, ci spogliammo con lentezza e imbarazzo, rimanendo nudi uno di fronte all’altro, in attesa, come da istruzioni.
    
    La porta si aprì e lei entrò, completamente nuda, ci osservò, poi fece il discorsetto che si era preparata.
    
    «Non ho la minima idea di cosa succederà, siamo qui per divertirci, quindi divertiamoci, però ricordatevi che è la mia festa e devo divertirmi principalmente io, quindi siate gentili, non voglio dirvi cosa fare, non lo so neppure io vi do solamente due piccole regole. La prima», mi si avvicinò e mi prese per mano, «Lui è l’unico a poter usare l’ingresso posteriore, è chiaro?», gli altri due assentirono timidamente con la testa, «La seconda regola: fate quel che volete così come vi sentite di farlo ma se in un qualsiasi momento dovessi dire BASTA vi fermerete tutti immediatamente e vi ritirete il più velocemente possibile in questa stanza. E’ chiaro anche questo?», assentimmo convintamente tutti, «Bene», si voltò, sul mobile c’era una clessidra, la girò, «Quando sarà finita uscite, non prima», la girò, uscì e chiuse la porta.
    
    Era una clessidra grande e durò moltissimo o almeno a noi sembrò così ma infine l’ultimo granello cadde e aprimmo la porta.
    
    Le luci del salone erano spente, alcune lampade a piantana, evidentemente ...
    ... comprate per l’occasione, erano state rapidamente disposte strategicamente secondo un ordine che probabilmente aveva studiato per giorni, puntavano tutte verso l’alto con la conseguenza che non esisteva fonte di luce diretta, solamente riflessa, nel tavolino sui divani c’era una sfera opaca che emanava una luce dorata, lei era in ginocchio su un cuscino davanti quella luce che le adornava il contorno mantenendola in una parziale ombra, ci fece cenno con le mani di avvicinarci e senza parlare ci indicò le posizioni, io al centro.
    
    Ci osservò immobile poi prese uno per mano i membri degli altri due e fissò i suoi occhi nei miei, poi guardò anche gli altri due.
    
    «Quando sentite che state per venire fate un passo indietro prima che sia troppo, voglio che veniate tutti insieme, una sola volta, dopo lunga sofferenza».
    
    Si avvicinò e mi leccò i testicoli e quando fu ben dritto lo prese in bocca mentre continuava a masturbare gli altri due, poi a turno li prese in bocca tutti, li lavorava pochi secondi per uno, poi allungò un po’ di più i tempi.
    
    Il primo a fare un passo indietro fu il suo ex collega, dopo un paio di minuti anche il compagno di scuola e poco dopo anche io.
    
    Si alzò e andò a sedersi sulla poltrona tra i due divani, aprì le gambe fino a metterle sui braccioli e mi indicò, la raggiunsi, vidi il cuscino per terra davanti alla poltrona, capii, mi inginocchia e iniziai a leccargliela finché non mi allontanò e fu il turno degli altri due.
    
    A un certo punto si ...