1. Il controllo


    Data: 31/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fantasia, Fonte: RaccontiMilu

    ... permesso?”
    
    “Fai pure.” Lui già sapeva, solo in questo modo posso spiegare il sorriso che gli piegava appena le labbra.
    
    “Potrei andare in bagno, Padrone.”
    
    “No.” La tranquillità con cui lo disse fu un colpo che mi colpì al basso ventro, ma non resto però molto tempo ancora fermo sulla poltra, si fece seguire in camera da letto e mi ordino di spogliarmi e di stendermi sul materanno, mani intrecciate dietro il capo e gambe divaricate completamente.
    
    Poggiò una mano sul mio bacino esercitando una leggera pressione con il palmo della mano. L’urgenza di voler urinare si fece in quel modo più pressante, ma decisi di provare ad ignorarla. Mi osservò per qualche istante in quella difficoltà e poi con due dita dell’altro mano scivolo dentro la mia vagina. Non c’era bisogno di alcun preliminare o di lubrificanti ero sempre sufficientemente bagnata, forse anche per questo teneva sospese le sorti del mio orgasmo, per rendermi sempre così facilmente accessibile.
    
    Entrò per tutta la lunghezza delle sue dita e poi spinse con la punta di quelle verso il basso, mentre la mano sopra il mio bacino premeva verso il basso. Fu una stranissma sensazione, come se stesse premendo su un palloncino pieno d’acqua, palloncino che altro non era che la mia vescica.
    
    “Padrone posso chiederle un permesso?” Avevo stretto gli occhi e chiuso le mani in due pugni stretti, dato che sentivo l’urina premere per uscire da un momento all’altro.
    
    “Certo.” Non potevo vederlo, ma ero certo stesse ...
    ... sorridendo.
    
    “Potrei andare in bagno, Padrone?”
    
    “Non ancora.” Credo che mugolai di insoddisfazione e in tutta risposta la pressio della mano dall’alto si fece più insistente, così come le dita che cercarono di premere più affondo all’interno della mia vagina.
    
    Non ce l’avrei fatta a resistere ancora.
    
    “La prego Padrone, la supplico di concedermi il permesso di andare in bagno. La prego.”
    
    La pressione non cessò.
    
    “La supplico, lei è l’unico che ha diritto di scegliere delle mie necessità. La prego.
    
    La mano smisse di premere sul bacino e le dita uscirono lentamente da me.
    
    “Dimentichi sempre quanto tu debba essere sottomessa e pregare per avere la concessione di qualche permesso da parte mia. Andiamo in bagno.” Ed io come al solito non riuscì a fare a meno di eccitarmi per quello che mi disse.
    
    Fu difficile anche solo alzarmi e mettermi in ginocchio per arrivare al bagno a quattro zampe, ma il pensiero che di lì a poco mi sarei liberata mi aiutava a camminare. Mi misi a sedere sul water mentre lui si fermò sulla porta.
    
    “Potrai urinare per tre secondi, io ti darò il tempo. Al tre ti fermerai ed aspetterai pazientemente che io riprenda a contare, chiaro?”
    
    “E’ chiarò Padrone, urinerò per tre secondi e riprenderò solo quando lei riprenderà a contare.”
    
    “Bene. Uno, due, tre.”
    
    Fu straziante, quella liberazione che avevo desiderato arrivò in maniera totalmente inappagante. Senza contare tutte le volte che non ero riuscita a fermarmi in tempo o riprendere in ...