1. Il controllo


    Data: 31/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: fantasia, Fonte: RaccontiMilu

    ... un’ultima volta la sera, qualsiasi tipo di attività avessimo fatto durante il pomeriggio.
    
    Dovevo toccarmi e poi ogni volta fermarmi prima di venire ed ovviamente nel caso non fossi riuscita a trattenermi avrei dovuto riferirglielo aspettando, poi, la punizione che meritavo.
    
    Un giorno mi disse che c’era altro che desiderava controllare di me. Mi disse che era troppo per me che io controllassi da sola i momenti in cui andare a bagno per urinare e che da quel giorno in poi mi avrebbe addestrato per urinare solo a suo comando.
    
    “Probabilmente riuscirai meglio in questo che nell’orgasmo.” In effetti potevo certo non venire, ma ancora non ero riuscita a compiacerlo nel donargli il controllo del mio orgasmo perchè lui lo chiedesse quando e come volesse.
    
    “Sì, Padrone.” Risposi.
    
    Così cominciammo.
    
    La mattina mi aveva già avvertito che sarei potuta andare in bagno durante la mattinata a lavoro, ma che non appena arrivata a casa se ne avessi avuto la necessità avrei dovuto necessariamente chiedere il permesso a lui.
    
    Così feci e quando tornai a casa, dopo aver indossato il collare e la corta gonna a pieghe e il top che mi aveva fatto trovare mi misi in ginocchio accanto a lui.
    
    “Bentornata.”
    
    “Buonaserata a lei, Padrone.” Era ovvio che avesse preteso da subito che mi rivolgessi a lui dandogli del lei e che anche per quello mi ci volle parecchio tempo per imparare.
    
    Non rimase per molto seduto, si alzò e si incammino verso la cucina, tornandone dopo qualche ...
    ... istante con una bottiglina d’acqua da mezzo litro nella mano. La poggiò sul pavimento davanti a me e poi ritornò a sedersi.
    
    “Bevila tutta. Non ti do limiti di tempo, ma ti raccomando di non essere così lenta da costringermi a farlo.”
    
    “Sì, Padrone, la berrò tutta.”
    
    Incomincia a berla, avevo già capito a dove volesse arrivare e proprio per quello senza che io potessi fare nulla per controllare sentì una vampata di eccitazione risalirmi su per le gambe e accendermi il pube, bagnandomi.
    
    I primi sorsi incominciarono a scendere senza alcuna difficoltà facendomi pensare erroneamente che non sarebbe stato poi così difficile finire la bottiglia in breve tempo.
    
    In realtà quando ancora la bottiglia mostrava intatto metà del suo contenuto inizia a sentire lo stomaco troppo gonfio per continuare a buttare giù acqua con la stessa facilità.
    
    Le sorsate si fecero più breve ed intervallate da frazioni di tempo più lunghe.
    
    Alla fine riuscì a terminare la bottiglia.
    
    “Pensavo ci avresti impiegato molto di meno.”
    
    “Mi dispiace, Padrone, le chiedo scusa.”
    
    “Prova a mettere le tue scuse nell’impegno che usi per eseguire i miei ordini.”
    
    “Lo farò, Padrone.”
    
    Passarono una ventina di minuti a chiacchierare liberamente, non voleva che parlassi senza permesso, ma non per questo non apprezzava passare del tempo semplicemente a chiacchierare con me. Dopo quel tempo passato, in quel modo sentì qualcosa premere tra le labbra della vagina.
    
    “Padrone posso chiederle un ...