1. In piscina


    Data: 07/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: M. Alberto, Fonte: EroticiRacconti

    Finalmente era arrivata l’estate, l’aspettava da tanto. Elena si stava preparando per una giornata in piscina con i due compagni di classe di Matteo, suo figlio, e le relative mamme. Era arrivato il momento più temuto da tutte le donne: la prova costume. Non per Elena però, fisico impeccabile grazie alla frequentazione assidua della palestra durante l’inverno. Alta 1,75, splendidi occhi marroni, terza di seno con un addome piatto e voluttuoso, lunghe gambe snelle ed atletiche. Non dimostrava assolutamente i suo 38 anni e le due gravidanze non le avevano lasciato nessun segno, anzi probabilmente l’avevano resa ancor più affascinante. Andare in piscina con Giulia e Federica non le dispiaceva, ma sapeva che la piscina sarebbe stata campo di battaglia per il confronto fra donne che vogliono farsi notare ed ammirare. Aprì l’armadio e fissò il costume sgambato e scollato che aveva indossato forse una volta al mare…..si vergognava troppo, non si sentiva a suo agio con quel due pezzi blu che la esponeva ad inevitabili sguardi.
    
    Però non poteva, e non voleva, sfigurare nel confronto con le altre mamme. “ Quelle due smorfiose faranno di tutto per farsi notare!”, pensò. Si provò il costume, le stava benissimo, le lunghe gambe svettavano con al centro il tatuaggio di una rosa rossa calda e sensuale. Il seno, sodo e prosperoso, veniva esposto ed evidenziato. Si guardò con sguardo civettuolo e pensò: “Quelle streghe moriranno di invidia! Vedo già i loro sguardi!”.
    
    Preparò i bambini ...
    ... ed infilò il costume nella borsa. Si cambiò nello spogliatoio con i bambini ed appena uscita percepì gli sguardi di tutti i maschi presenti….non le dispiaceva sentirsi ammirata.
    
    Lo smartphone suonò ed Elena lesse il messaggio. Era un messaggio di Federica, si scusava ma non poteva venire. Si rivolse al figlio maggiore: “Riccardo non viene, mi ha scritto Federica”.
    
    “Perché?”, rispose Matteo. “Perché hanno un altro impegno di cui si era dimenticata, mi dispiace”. “Solita inaffidabile” pensò Elena. Almeno restava Giulia.
    
    In quel momento vide arrivare Fabio, amichetto del figlio. “Ciao Fabio, dov’è la mamma?” Chiese Elena.
    
    “La mamma non viene”, rispose il piccolo, “non si sentiva bene. Mi ha portato il papà”. Elena sentì un brivido accarezzarle la schiena. Aveva visto quell’uomo solo in un’occasione, ma le incuteva un timore irrazionale che non riusciva a comprendere appieno. Non gli piaceva l’idea di passare la giornata con lui. Per fortuna c’erano i bimbi.
    
    “Ciao Elena” disse Guglielmo, il padre di Fabio. “Ciao Guglielmo” disse Elena, “come sta Giulia?”. “Aveva una pesante emicrania e non se la sentiva di accompagnare Fabio in piscina”, rispose Guglielmo.
    
    Il padre di Fabio era un uomo molto attraente: 1,85, fisico atletico, penetranti occhi verdi, una barba accennata e delle labbra carnose. La sua voce era calma, sensuale, ed allo stesso tempo sicura, determinata. Mentre parlava Guglielmo esaminava Elena dalla testa ai piedi, impossibile distogliere lo sguardo. ...
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