1. Un compleanno di fuoco


    Data: 05/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio, Fonte: Annunci69

    Nel rientrare a casa dopo la serata al locale di Andrea e nel dungeon di Enzo e Seby, Enrico fa una deviazione.
    
    “Ma dove vai?”, gli chiedo.
    
    “Ho voglia di stare un po’ da solo con te, appartati. Ti va?”, mi fa lui.
    
    Io allungo una mano sulla sua coscia e gli sorrido. “Ma certo, amore”. Le punte delle mie dita sfiorano il suo pube e mi accorgo che è duro. “Sei ancora eccitato?”, esclamo stupito. “Dopo tutto quello che è successo stasera?”.
    
    “E’ il pensiero di stare da solo con te che mi accende”, mi rivela lui. La cosa mi inorgoglisce: nonostante abbia scopato a più non posso e con due torelli bellissimi, ha il cazzo di nuovo in tiro. E solo per me! Che meraviglia di ragazzo!
    
    Prende una strada sterrata e si immerge in un boschetto poco fuori città. Arrivati in fondo, frena a spegne l’auto. Si volta verso di me e solleva un braccio per cingermi le spalle. Si china e mi bacia, mentre una sua mano mi accarezza il petto e poi scende già verso il mio ventre. Si insinua tra le mie cosce, che io apro offrendomi al mio boy, e due dita premono con forza contro il cotone dei miei jeans proprio sulla mia rosellina.
    
    Inizio a gemere e succhiare la sua lingua, che perlustra invadente ogni angolo del mio cavo orale e punta alla mia gola senza raggiungerla. Di scatto appoggio una mano al pettorale possente del mio gigantone e lo spingo via fintamente, in realtà contorcendomi e strusciandomi contro di lui.
    
    Scendo lungo il suo fianco e arrivo alla sua patta: la sento pulsare ...
    ... ad alta frequenza e, per dargli un po’ di sollievo, la sbottono e abbasso la cerniera. L’uccello tende il cotone degli slip, tanto che sento la cappella fare capolino oltre l’elastico. E’ umida: un po’ di precum spunta dal buchino in cima all’asta, mostrando tutta l’eccitazione di Enrico. La sua mano abbandona il mio solco e risale fino al torace, infilandosi sotto la maglia. Raggiunge il mio capezzolo destro e, con pollice e indice, strizza l’areola strappandomi un urletto di piacere.
    
    “Toglila!”, mi sussurra il mio ragazzone, ed io mi sfilo la t-shirt. Senza aspettare che me ne liberi, lui si tuffa sul mio bottoncino sinistro e lo divora. Sento i suoi denti mordicchiarmelo delicatamente, ma con un effetto devastante fin da subito. Mi tendo puntando i piedi e la testa. Guardo in basso e lo vedo lavorarmi la tettina con adorazione. Il suo palmo avvolge il mio pettorale e le sue labbra ciucciano il capezzolo. Le sue guance si incavano, mentre continuo ad avvertire i suoi denti triturarmi la punta.
    
    Con la mia mano sinistra gli abbasso gli slip e impugno tutta la verga, cominciando a masturbarla piano. E’ calda e dura. Percepisco le nervature e i corpi cavernosi e, man mano che mastica la mia areola e mi sente godere, cresce di dimensioni.
    
    “Amore… AH!... Sei un portento… mmmmm!”, mi complimento per la veloce ripresa, dopo le due scopate di stasera. D’un tratto, Enrico si stacca dal mio petto e mi chiede di scendere dalla macchina e girarci intorno. Apre il suo sportello e ...
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