1. Estate in campagna 5 - io e il nonno


    Data: 05/12/2018, Categorie: Gay / Bisex Autore: executive_2005, Fonte: Annunci69

    Me ne ritorno piano piano a casa dai nonni, pensando a quanto fosse cambiata la mia vita da qualche settimana.
    
    Soltanto qualche mese prima la mia conoscenza del sesso si era limitata ai filmati di youporn, ed alle interminabili seghe che mi sparavo , facendo volare la fantasia, ed ora improvvisamente mi ero ritrovato a godere ed ad essere a mio agio facendo il porcello…addirittura con un maschio!
    
    Camminavo, e con una mano nei calzoncini mi solleticavo la punta dell’uccello, immaginando la lingua di Marco….
    
    Arrivato al cancello, vedo mio nonno in piedi, sulla porta di casa, che mi osserva.
    
    Nonno è ancora un bell’uomo, altro, solido, temprato dalla vita in campagna. Pur con i suoi 60 anni passati, secondo me ancora sa il fatto suo, malgrado la nonna, che invece sembra una innocua vecchietta.
    
    “ Ciao nonno” gli faccio sorridendo.
    
    “ciao Paolino” fa lui – “ ti sei divertito?” . Mi avvicino per rispondergli, e vedo che ha qualcosa in mano.
    
    Ho un tuffo al cuore: provo allo stomaco la stessa sensazione di quando ti sparano un pugno in pancia a tradimento. Nonno ha in mano i miei slip, quelli che ( come al solito ) avevo dimenticato di riprendere quando io e Marco ci siamo rivestiti in fretta.
    
    Nonno mi guarda serio, e lentamente avvicina le mutande al viso, annusandole pacatamente.
    
    Ho il respiro bloccato: allora quei rumori provenivano da lui! Ci ha visti, o magari ci ha osservati tutto il tempo!
    
    Mi scappa di dire la cosa più sciocca che potessi dire: ...
    ... “ cos’hai in mano? Un fazzoletto?”.
    
    Devo essere completamente bianco in viso. Nonno mi dice piano “ vieni in casa”.
    
    Casa è silenziosa. Non sento il rumoreggiare di nonna in cucina, e mi ricordo che la mattina aveva annunciato che sarebbe andata de una sua conoscente.
    
    Resto lì, pronto a chissà quale punizione, ed invece nonno mi guarda e sorridendo mi fa : “ stai diventando grande, ti ricordi di quando ti tenevo sulle ginocchia? Quando venivi in estate qui da noi, la sera tornavi sempre coperto di terra, e toccava a me farti il bagno e darti una lavata”. In effetti mi ricordo che da piccolo ritornavo sempre sudato, coperto di polvere, e toccava sempre a nonno portarmi in bagno per lavarmi, visto che la nonna era sempre indaffarata. Nonno mi faceva spogliare nudo e mi infilava nella vecchia vasca smaltata, per poi torturarmi con l’acqua fredda. Nonno mi scartavetrava dalla testa ai piedi con una spugna ruvida insaponata col sapone da cucina, e ricordo che l’idea di non dovermi lavare da solo mi piaceva molto.
    
    “secondo me “ - aggiunge – “ le buone abitudini devono essere conservate”.
    
    “Dai”, vieni in bagno che ci laviamo” . Questa frase mi tranquillizza un pò, ridandomi colore.
    
    Cerco di essere calmo e normale, come sempre, ed annuisco. In effetti, a sedici anni, trovo strano di dovermi far fare il bagno da nonno, ma cerco di assecondarlo, avendo “la coscienza sporca”.
    
    Siamo in bagno, e la vecchia vasca smaltata è sempre là, forse con un po’ di ruggine in ...
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