1. La decisione di George – 4° parte


    Data: 03/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Incesti Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    ... alto. Solo gemiti per i successivi minuti. Il ragazzo le carezzava i capelli neri mentre la guardava all’opera. Era accucciata sul divano, alla sua sinistra, con la faccia sepolta in mezzo alle sua gambe, in adorazione. Sorrise soddisfatto.
    
    ‘E’ questo che sognavi, zia Mary? Che ti permettessi di baciarmi il cazzo?’ le chiese dopo un po’.
    
    ‘Oh, Aaron si! L’ho sognato talmente tante volte che credevo sarei impazzita!!’ gli rispose tra un languido bacio e l’altro.
    
    ‘E sei soddisfatta, adesso?’ lei si morse le labbra guardandolo dal basso.
    
    ‘Oh, tesoro… io… beh, in realtà…’ esitò la donna.
    
    ‘Cos’altro vorresti? Dimmelo.’ le chiese con la sua voce ipnotica. Lei, in preda all’eccitazione.
    
    ‘Una cosa che non faccio più da un secolo…’ gli disse mentre strusciava la faccia su ogni centimetro dei suoi genitali odorosi, la verga, ora quasi in tiro, appoggiata, sovrana, su una guancia.
    
    ‘Vorrei fare sesso orale…’ gli disse, ancora troppo vergognosa per usare un linguaggio scurrile. Le sorrise di nuovo, dall’alto, e continuò a carezzarla.
    
    ‘Ma zia, fare pompini è così denigrante, è da troiette sottomesse, sei sicura di volerti far umiliare fino a questo punto?’ le sue parole erano ben più dirette ed appropriate, il suo tono era sempre più mellifluo, il suo sorriso un po’ bastardo le trafiggeva il cuore ancora e ancora. Lei lo guardò disperata. Esitò alcuni secondi, poi crollò sotto quei meravigliosi occhi azzurri che la fissavano:
    
    ‘Beh… se è da troie…’ esitò di nuovo ...
    ... ‘…allora forse io lo sono, tesoro… perché non sto più nella pelle al pensiero di potermelo infilare in bocca…’ gli disse prostrata ‘…non m’importa quello che penserai di me domattina, Aaron ma ti prego, fammelo succhiare, ti prego!!’ il giovane alzò un sopracciglio e ridacchiò.
    
    ‘Contenta tu…’ le disse perfido ‘Avanti! Apri la bocca e fammi vedere che sai fare!’ la povera casalinga aveva gli occhi lucidi dalla gratitudine e in un sol boccone ingoiò la sua virilità. Il suo corpo venne trafitto da mille spade incandescenti. Vampate di calore l’attraversavano dalla testa ai piedi e brividi le si arrampicavano su per la colonna vertebrale, mentre assaporava piaceri sopiti. Era in estasi. Aveva un cazzo in bocca, un cazzo bello, vigoroso, gagliardo, virile, saporito e le piaceva come niente al mondo. Cominciò a pompare, non lo faceva da una vita ma nel giro di pochi secondi le tornò tutto in mente. Innumerevoli erano le volte che aveva sbocchinato i suoi vari fidanzatini, inginocchiata sul pavimento dei bagni della scuola e aveva acquisito una certa tecnica per cui era diventata… molto popolare. Ingoiava l’asta fino alla base, poi lentamente tornava su, succhiando quanto poteva a carezzando il membro con la lingua, per poi affondare di nuovo le labbra nel pube del ragazzo.
    
    ‘Che buono! Che buono! Che buono! Che buono! Che buono!!’ era l’unico pensiero nella sua mente, mentre serviva il bel giovanotto che sicuramente l’avrebbe vista sotto un’altra luce da lì in avanti. Ma era ...
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