1. La prima volta non si dimentica


    Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... non amo ma…non sono il disastro che gli ho fatto credere. Trova nel compito per lunedì i tre errori fatti di proposito ed altri due fatti per asineria. Non so se abbia annusato la mia gherminella, ma mi rompe i maroni per quasi un’ ora sui diversi sbagli. Risultato, oltre che per la scuola dovrò studiare anche per lui.
    
    Devo andare in bagno. Benissimo, risponde. Solo che ci viene anche lui. Non oso protestare. Mi scappava sul serio ed il rumore del getto lo fa sorridere. Senta signor Domenico, io…Ride. Mi chiamo Domenico come mi hai sempre chiamato. Ora, quando siamo soli mi chiamerai Dom. Viene dal latino, dominus, padrone. Dai, facciamo la doccia.
    
    Non mi oppongo alla doccia e neppure che mi porti biotta sul letto sotto i ventilatori. Vede che guardo senza capire il vassoio con sopra tazze ed altro. Ci serviranno dopo mi dice. Poi mi abbraccia ed è una ripetizione, un già visto. Un già fatto. Solo che mi ritraggo meno, collaboro insomma. Questa volta me la rompe, penso ed ho paura, un po di paura almeno. Parecchie delle mie compagne la hanno gettata al vento da tempo.
    
    Continua
    
    La prima volta 2.
    
    Questa volta mi fa, me la rompe. Voglia ma anche tanta paura. Stesa supina lo guardo cercando non lo capisca quanto lo voglio. L’ avambraccio mi copre quasi del tutto gli occhi, cosa fa? Mammamia, ha un culo bellissimo. Ma cosa fa? Mi gira le spalle e traffica con quel vassoio che ora non vedo, c’è lui di mezzo. Ma si gira e capisce che sto osservandolo, arrossisco ...
    ... tanto che le guance quasi mi bruciano, chiudo gli occhi…
    
    Su, guardami. La voce è quasi imperiosa ma al tempo stesso dolce, roca, la sua bella voce. E’ bellissimo. Alto senza esagerare, spalle larghe, un bel viso forse un poco squadrato, castano chiaro, quasi biondo ed il coso gli pende tra le gambe…ma tolgo gli occhi…
    
    Noi lo chiamiamo cazzo, dice, le signore invece dicono membro virile, in italiano si chiama pene.
    
    Si fa più vicino tenendolo in mano. Toccalo, Non oso…poi lo sfioro. Stringilo un poco, non morde, e ride. Brava, così. La parte in alto, a l’ interno, si chiama glande, la pelle che lo copre prepuzio.
    
    Non capisco a cosa servano queste spiegazioni ma gli sorrido lo stesso. Prendilo in mano, stringilo ma solo un poco senza esagerare. Adesso scopri il glande dice sorridendomi quasi con dolcezza, ma è un ordine. Fai piano però. Devo farmi forza ma ubbidisco. E quando mi dice di baciarlo lo bacio, posandoci appena le labbra. E’ caldo penso, e lo dico. E’ irrorato di sangue fin quasi in superficie, il sangue è caldo. Scappellalo, continua, poi leccalo, bacialo.
    
    Non mi spiace, non mi da fastidio anche se certamente poi dovrò succhiarglielo, fargli un pompino. E perché no. Invece continua la lezione, il sacchetto delle palle che sono i testicoli, si chiama scroto…Anche quello va trattato con delicatezza quanto e più del glande. Mi prende tra le braccia e mi coccola a lungo facendomi impazzire.
    
    Mi fa impazzire il puntino che ho li in basso, sollecitato ...
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