1. La prima volta non si dimentica


    Data: 01/12/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: chiodino, Fonte: RaccontiMilu

    ... delicatamente, mi fa più che impazzire…ed impazzisco per tutto il tempo che labbra, lingua e dita percorrono la mia fessura finendo spesso li, sul puntino…la clitoride, come devo chiamarlo o chiamarla.
    
    Vieni cara, siediti sul bordo. Seguendo le sue indicazioni glie lo bacio, lo lecco a lungo mentre delicatamente lo stringo tra le labbra per poi allentare la stretta. Credevo si ingrossasse ulteriormente ma non mi sembra crescere, diventa però più duro, e forse, solo forse, no che cresca è solo una mia idea.
    
    Mi piace sentirlo tra le labbra, mi piace quando me lo fa scivolare tra le labbra sul tappeto della mia lingua. Un pompino, un vero pompino. Tra poco mi viene in bocca penso inorridita. E perché mai inorridita, certo non è veleno. Sono incuriosita e vogliosa della novità. Voglio sentirlo godere, voglio far godere un uomo, il mio uomo.
    
    Basta così, cara.
    
    Non sono certa di aver capito. Alzo gli occhi allibita. Lui sorride. Un pompino me lo farai dopo, forse.
    
    Oggi resti vergine. Parla con voce decisa, dura persino e me ne preoccupo. Mi preoccupo di più quando mi lega i polsi che unisce alla testata del letto. Si allontana fino a l’ armadio tornandone con uno scudiscio che mi mostra.
    
    Sei la mia schiava ed io il tuo Padrone. Sottolinea col tono l’ ultima parola. Non ti imbavaglio se non gridi. Ora ti entro nel sedere e sentirai male. Se gridi ti imbavaglio e ti frusto. Sono stesa sulla pancia ma posso girare un poco le spalle e vederlo, è serio, deciso, mi fa ...
    ... paura. Esito un attimo, esito quasi troppo. Se dico di no…e se mi manda via? Ho paura, ma essere scacciata no! Non griderò, Padrone, Farò di tutto per non gridare.
    
    Non può vedere il sorriso soddisfatto de l’ uomo, non può immaginare quanto lui temesse un rifiuto della giovane…Non percepisce il sospiro di soddisfazione di lui.
    
    Abbandonata sul lenzuolo madido serra le labbra. Ha paura, anzi è terrorizzata ma si suiciderebbe piuttosto che dispiacergli. Solo in quel momento comincia ad intuire almeno un poco cosa la aspetti, ma per quanto terrorizzata non rinuncerebbe neppure per tutto l’ oro del mondo ad appartenergli, ad essere la sua donna, la sua…quello che lui vorrà.
    
    Non si aspettava una resa repentina, era certo di dover abbattere una resistenza probabilmente accanita; pianti e ripulse, minacce e paure. Inginocchiato tra le cosce aperte di lei carezza i fianchi snelli, con tenerezza, affetto quasi. E’ giovane,è anche molto bella…mandare al diavolo tutto il resto, tenerla per lui solo…ma non può…
    
    Dalla scatoletta preleva una piccola supposta e la infila a fatica nel grumo di carne convulsamente contratto, sta per suggerirle di non…ma no, ora qualsiasi cosa sarebbe inutile, forse controproducente. Le carezza le natiche, i fianchi. Poi le cosparge con la crema l’ orifizio contratto, un grumo di carne, si ripete e la spinge dentro. Proverà meno dolore, un poco almeno. Se lo mena un poco, non servirebbe, raramente è stato così in tiro e con il glande completamente ...
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