1. Chi è preda e chi cacciatore 2


    Data: 30/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Harael12, Fonte: EroticiRacconti

    ... sopra, le afferrai i seni con i palmi delle mani, poi con la lingua le leccai i capezzoli, quando mi soffermavo sul destro impazziva letteralmente iniziando ad ansimare ed aumentava il ritmo in modo spasmodico.
    
    Iniziò a roteare il bacino, sentivo il mio membro come in una centrifuga, sballottato da una parte all’altra, si fermò, ero completamente dentro, muoveva solo le anche avanti ed indietro lentamente, i suoi peli mi pizzicavano il mio pube, mi invitò a prenderle i capezzoli tra le mani, “Eccolo.. vengo!! Ancora, ancora così”, le ultime parole le si bloccarono in gola, come stritolate, non le diedi neanche il tempo di goderselo completamente, la gettai di lato e finì bocconi con la testa fuori dal materasso, le allargai le gambe e glielo piantai dentro, in quella figa fradicia di umori, mi sentivo brutale, le sferrai due schiaffi ben assestati uno per natica, la stavo penetrando con forza bruta, in quel momento si riprese, apostrofandomi “Dai porco!! Scopami così.. voglio il tuo cazzo ovunque, sei il mio porco, soddisfa la tua maiala”; non capii più niente, il mio orgasmo arrivò perentorio ed inesorabile “Dove vuoi che sborro, maiala?”, “Bravo, così il mio porco, bruto, SEMPRE E SOLO NELLA MIA FIGA!!”, iniziai a sgorgare i miei fioti caldi, ad ogni schizzo la sentivo gemere.
    
    Rimasi posizionato come se stessi facendo delle flessioni, strisciò fino a cadere a terra, mi impose di girarmi e sdraiarmi sul letto, si mise sopra di me con la testa rivolta verso il mio ...
    ... membro ed iniziò a ripulirmelo.
    
    Adagiò la sua testa sulla mia spalla, il suo busto a contatto con il mio, la sua gamba sinistra su di me e la sua mano mancina mi massaggiava i testicoli, il mio cazzo non perse mai completamente l’erezione, avevo sete, mi disse di prendere quello che volevo dal frigo, sarebbe andata in bagno a sistemarsi, presi due bicchieri e una lattina di coca cola, la versai e attesi Martina. Arrivò con il telefono in mano, stava messaggiandosi con il marito, mi ringraziò ed iniziò a bere, il sole stava tramontando, mi raccontò che erano appena entrati, “Anche noi dai, abbiamo appena fatto il riscaldamento”, e ridendo mi diede un bacio a stampo.
    
    Quella cosa mi accese l’allibido, avevo capito che più si sentiva dominata e più si eccitava, la spinsi lontana come se mi avesse fatto male, lei intimorita iniziò a chiedermi scusa, non era stata sua intenzione farmi male, appena mi fu vicina l’afferrai dal braccio, glielo misi dietro la schiena e la portai verso il tavolo, spostai la sedia e la piegai sopra, presi il mio cazzo e dopo averlo masturbato velocemente, glielo passai sulle labbra ed in un solo colpo lo spinsi profondamente nella sua figa “Ti piace come ti scopo!! Ti piace il mio cazzo”, annuiva forse intimorita dalla veemenza e la velocità con cui era successo tutto; “Lo sai cosa voglio da te”, lo estrassi e lo appoggiai al suo secondo canale, “Dimmelo se lo sai, cosa mi avevi promesso, eh.. maiala?”, lentamente la mia cappella stava per entrare, era ...