1. Chi è preda e chi cacciatore 2


    Data: 30/11/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Harael12, Fonte: EroticiRacconti

    Secondo episodio con Martina, se volete scrivetemi ad harael12@gmail.com, we feel.
    
    Con Martina non riuscivamo a vederci spesso, capitava qualche aperitivo saltuario il giovedì sera, quando la nostra vita ordinaria ce lo permetteva, purtroppo non avevamo dato seguito ai nostri intenti, un venerdì mattina mi inviò un messaggio sulla nostra chat, avvisandomi che la domenica il marito ed il figlio sarebbero andati a Milano a vedere una partita di calcio e quindi sarei potuto andare da lei nel tardo pomeriggio.
    
    Iniziai ad organizzarmi, trovai una scusa plausibile per dileguarmi da casa, non fu particolarmente difficile, molte volte la domenica pomeriggio sono impegnato in eventi sportivi o altri tipi di manifestazione. Il primo caldo si avvicinava quindi indossai dei pantaloni corti ed una maglietta da finto giovane e mi avviai verso casa sua.
    
    Abitava in un quartiere residenziale, appena fuori dal centro, suonai il campanello e la sua voce mi indicò primo piano, si aprirono il cancelletto ed il portoncino, salii a piedi le scale ed arrivato sul pianerottolo una delle porte si aprì e mi trovai lei che mi invitava ad entrare, richiusa la porta ci scambiammo subito un bacio.
    
    Le chiesi dove avrei potuto appoggiare la mia roba e mi scusai per essermi presentato a mani vuote, aggiungendo che non volevo mi vedesse qualche vicino e pensasse più male di quanto in realtà ci sarebbe stato da pensare, sogghignò alla mia battuta, aggiungendo che l’unico regalo che dovevo portare ...
    ... era in mezzo alle mie gambe, adulterina.
    
    Ci accomodammo sul balcone, dove avevano posizionato un divanetto, due poltroncine ed un tavolinetto in polyrattan, anche se ci trovavamo al primo piano le tende da esterno erano disposte in modo coprente, sembrava quasi fossimo in una verandina, mi accomodai su di una poltroncina e lei rientrò in cucina uscendo con un aperitivo fresco e degli stuzzichini, si sedette sul divanetto, indossava un abito lungo scuro con fiori rosa, la sua schiena era scoperta, quando si mise comoda vidi che lo spacco sul vestito era molto profondo arrivandole oltre la coscia, rimasi congelato fino ad essere risvegliato da “ti piace il vestito? L’ho preso ieri pomeriggio”, si alzò per mostrarmelo interamente, notai solo in quel momento che effettivamente non indossava il reggiseno, mi venne vicino, appoggiò il piede nudo sul tavolino “sai ho pensato che sarebbe bastato questo per accoglierti, il resto era superfluo” lo spacco era interamente aperto davanti a me e notai la sua figa, ricoperta da quella peluria scura, che mi richiamava a lei come Scilla e Cariddi con Ulisse.
    
    Si avvicinò baciandomi e tornammo a berci l’aperitivo preparato da lei, rimanemmo seduti a chiacchierare, l’argomento si spostò su Stefano ed Amanda che avevano intrapreso una relazione più seria, il mio amico era ancora deciso a sposarsi, ma invece di far venire la compagna a vivere da lui le aveva chiesto di farlo dopo il matrimonio, così da avere la casa libera e spassarsela con la ...
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