1. Viaggio all’inferno – 05


    Data: 30/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Gay / Bisex Sensazioni Autore: Naughty_Bard, Fonte: RaccontiMilu

    Quella luce così forte non gli permetteva di continuare a dormire. Ma del resto Francis non ne aveva il tempo, né tantomeno il diritto. Si portò una mano al viso per attenuare la luminosità ed aprì lentamente gli occhi. Deserto, sabbia, polvere, qualche arbusto. Era questo il panorama che lo accoglieva la mattina da quando i suoi padroni gli avevano spiegato che non era giusto che lui dormisse insieme a loro nella casa che avevano affittato per le vacanze, quello era un posto per esseri umani, e lui semplicemente non lo era. Dovevano essere le sette o forse le otto e il sole già picchiava. Erano passati tre giorni dalla sera in cui Chris e Jesse gli avevano impartito una bella lezioncina su quale fosse il suo posto, non soltanto all’interno del loro gruppo ma nella vita. Uno schiavo. Da usare, da umiliare, con cui divertirsi ma niente di più. Nessun tipo di diritto umano, solo doveri. Obbedire senza mai ribattere, questo aveva fatto da allora. Aveva pianto tanto. Tantissimo. A volte anche in presenza dei suoi padroni scatenando le loro risate. Poi aveva smesso di farlo e aveva cominciato a riflettere su una frase che il biondo Mark gli aveva detto:
    
    ‘Perché piangi checca del cazzo? Devi sorridere! La felicità di uno schiavo consiste solo nel rendere felici i suoi padroni a qualunque costo, non lo sai?’
    
    Sarà davvero questa la mia vita d’ora in avanti? Se l’era chiesto un milione di volte e dal profondo della sua coscienza temeva di conoscere la risposta. Detestava fare ...
    ... tutte quelle cose orribili ma… se erano loro a fargliele fare…. beh, era tutto un altro discorso. Andava bene. Gli piaceva stare in loro compagnia, gli piaceva essere umiliato da loro, gli piaceva tutto, perché in un certo senso, era parte del gruppo. E soprattutto era perdutamente innamorato di Chris. Valeva la pena sopportare tutto quello che gli facevano solo per vedere un sorriso stampato sul suo volto divino.
    
    Si tirò su a sedere alzando la faccia dalla polvere. La catena che aveva legata al collo tintinnò e lui si affrettò a zittirla. Guai se li avesse svegliati così presto, l’avrebbero ucciso. L’avevano legato ad un palo con un lucchetto di cui tenevano la chiave e gli avevano dato abbastanza catena da potersi muovere liberamente per la casa ma niente di più. Era stata un’idea di Alex e si era rivelata divertentissima (per loro) perché oltre ad assicurarsi che non scappasse mentre dormivano si erano procurati un bel guinzaglio con cui poterlo strattonare e tirare. Il collo gli faceva male. Si passò una mano sull’irritazione che aveva ma la catena era così stretta che per poco non lo strangolava.
    
    Si guardò addosso. L’unica cosa che indossava erano dei boxer luridi di polvere e giallastri che una volta erano stati candidi di bucato. Gli avevano urinato addosso la sera prima, come sempre. Era il loro divertimento preferito, il loro ‘bacio della buonanotte’. Puzzava come una latrina, dappertutto, si faceva schifo da solo. Doveva darsi una pulita. I quattro liceali ...
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