1. MARTINA Cap.12


    Data: 30/11/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Maverick, Fonte: RaccontiMilu

    ... nella figa già bagnata, senza alcuna preparazione. Martina questa volta spalancò di colpo la bocca ma senza un grido….solo un lungo lamento di godimento mi arrivò alle orecchie,esaltando la mia già fortissima eccitazione. La chiavai con forza, sferrandole colpi profondi che facevano sobbalzare la sua testa ad ogni affondo, ripercuotendosi su tutto il corpo e vidi che sul suo volto stava comparendo l’espressione inequivocabile del godimento. Gemette forte, come fa una vera femmina da letto, procurando in tal modo ancor più piacere al suo maschio. Infine venne, soffocando l’urlo in gola e rimanendo senza respirare per tutto il tempo in cui durarono i contorcimenti e gli spasmi del suo devastante orgasmo. Venni anch’io dopo pochi secondi,appena lei iniziò a rilassarsi, rantolando di piacere e irrigando l’interno della sua figa con lunghi schizzi di semenza calda.
    
    Estrassi quindi il cazzo e mi gustai lo spettacolo impagabile della sborra bianca che colava abbondante sull’interno cosce.
    
    La situazione ora era sotto controllo, la moglie era stata soddisfatta.
    
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    Dopo aver mangiato qualcosa in un bar ce ne andammo a spasso per Montecarlo, felici e contenti di potercela spassare insieme ancora per qualche giorno in quel posto così eccitante.
    
    Camminammo parecchio,fin quasi a stancarci, percorrendo una lunga strada elegante e piena di bei negozi. Martina si fermò incantata davanti alla vetrina di un negozietto dove vendevano roba artigianale. La sua ...
    ... attenzione era stata richiamata da un delizioso vestitino bianco di cotone con tanti ricami…. la spinsi dentro dicendole che glielo avrei ragalato.
    
    L’anziano signore all’interno del negozio restò incantato vedendo Martina…….sembrò che avesse visto la madonna. Nel camerino prova,dove entrai anch’io, Martina si spogliò per indossare il vestitino, rimanendo in mutandine e reggiseno. Non seppi resistere e la baciai palpeggiandola teneramente. Solo dopo mi accorsi che l’anziano signore stava sbirciando attraverso uno spiraglio della tenda, cercando di guardare all’interno. Che dire, mi faceva tenerezza, una simile manza non si vedeva tutti i giorni…poveretto…in fin dei conti alla sua età poteva solo guardare, anch’io un giorno sarei stato nelle sue condizioni. Per il momento, dall’alto della mia indiscutibile abbondanza di figa, potevo solo essere solidale con lui e concedere qualche briciola di ciò che possedevo.
    
    In uno slancio di generosità scostai abbondantemente la tenda, facendo balenare allo sguardo dell’uomo il corpo seminudo di mia moglie. Mi parve di udire un gemito strozzato,ma forse lo immaginai soltanto. L’uomo divenne una statua di sale, assolutamente immobile e privo di espressione in volto.
    
    Martina capì al volo e cercò di assecondarmi, muovendosi in modo lascivo e girandosi più volte per offrire una completa panoramica fronte/retro. Si chinò anche, offrendo il suo bel posteriore, quindi si infilò il vestitino bianco che risultò un po’ stretto. La cosa capitava a ...