1. Una normalissima giornata in piscina


    Data: 21/09/2017, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Elena86, Fonte: RaccontiMilu

    ... cortissimo, svolazzante e raso passera, senza intimo, e con due dildo infilati uno nel suo culo e uno nella sua fica.
    
    Elena già tremava mentre a pecorina nel suo letto sentiva il dildo penetrargli il culo piano piano. Nonostante la crema che aveva utilizzato e la sua annale esperienza in fatto di sesso anale non era mai facile questa operazione. Sentiva il culo aprirsi, lo sentiva cercare di espellere l’intruso senza speranza di successo. Lo sentiva avanzare dentro la sua carne per scomparire piano piano all’interno del corpo di Elena già dominato dai brividi. Per quello davanti fu più semplice. Ma quando fu pronta ebbe una esitazione. Il vestito era davvero corto, ad ogni passo sentiva i dildo dentro di lei muoversi, come se stesse subendo una doppia penetrazione contemporanea. I suoi capezzoli erano già belli turgidi e ritti e spuntavano dal vestito, il suo clitoride iniziava a gonfiarsi, come la sua fica del resto. Se si piegava le sue parti intime era esposte, e con quel vestito al minimo accenno di folata lo sarebbero state anche di più.
    
    A Elena piaceva molto cacciarsi in situazioni come quelle. Già immaginava gli sguardi dei passanti, il vento che alzava il vestito lasciando intravedere il suo culo. Già si vedeva nelle scale mobili con dietro di lei un gruppetto di ragazzi che le guardano eccitati il culo e la fica evidentemente dilatati. Già si immaginava nella metrò, in piedi, i corpi che strusciano contro il suo, mani birichine che esplorano dove non ...
    ... dovrebbero farlo, risatine, un flash con il cellulare ed una espressione di sorpresa, il suo clitoride pulsante, la fica umida e gocciolante, il tremore dovuto all’imbarazzo e all’eccitazione, i capezzoli ormai oscenamente ritti, tanto da farle male e da attirare l’attenzione anche dei più discreti. E poi lei che sbuffa, geme e si muove come se dovesse fare pipì, ma non è quello il bisogno a cui deve far fronte, ma un orgasmo in piena regola, che sale, sale, che cerca di trattenere per non esplodere in pubblico. Ad un certo punto sembra avercela fatta. Poi la metro che si ferma, lei scende, riprende a camminare con i ragazzi di prima sempre dietro di lei. I dildo si muovono dentro le sue cavità intime, piano ma inesorabilmente, i muscoli di ano e vagina contratti per non farli uscire, spuntare o addirittura cadere.
    
    Di nuovo le scale mobili e la certezza che in quel momento un gruppo di ragazzetti arrapati le stanno guardando e fotografando la fica ed il culo a pochi centimetri sotto di lei. E proprio in quel momento all’ennesimo commento e all’ennesima foto lei che perde il controllo, inizia a tremare, geme rumorosamente e si contorce, respira affannosamente, e mentre le scale mobili risalgono, la fica si contrae, i brividi le sconvolgono il corpo, il volto stravolto dal piacere mentre cerca di trattenere senza successo le urla di piacere, e poi il liquido che esce abbondante, che le bagna le cosce e che inonda i ragazzi dietro di lei che esplodono in urla assatanate attirando ...
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