1. Come benzina sul fuoco


    Data: 22/11/2018, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Sesso di Gruppo Autore: bimbomnkia, Fonte: RaccontiMilu

    ... preferisco.
    
    La Preside mi stende le braccia in avanti, sento qualcosa attorno ai polsi e mi ritrovo ammanettato alla sedia. Sono un po’ confuso, non realizzo subito e comunque non mi viene da preoccuparmi.
    
    Sento la Preside che continua a dare ordini: ‘Prova a infilargli un dito, comincia a prepararmelo.’
    
    ‘Prepararlo per cosa?’
    
    Marina anticipa la domanda che stavo per fare, ho un attimo un brivido, emozioni contrastanti.
    
    ‘Per questo.’
    
    La Preside si &egrave sollevata la gonna, si sta allacciando in vita una cintura, dalla quale pende un pene di lattice. Sembra molto grosso.
    
    Mi giro a guardare Marina che si &egrave tirata su. Con la mano continua a tenermi il cazzo, ma si &egrave immobilizzata. Mi guarda e sorride in modo perverso. Ho già visto quel sorriso, in lei colgo una grande eccitazione, mista a curiosità.
    
    “Lui non vorrà, figuriamoci se accetta questa inversione di ruoli. Avrà paura di sembrare meno uomo mentre a me sembra molto poco virile averne paura.
    
    “Si rifiuterà?” domanda la Preside come se io non ci fossi, come se non fosse a me che dovesse chiedere il permesso.
    
    “Però mi sembra che il cazzo gli sia diventato più duro di prima. Possibile?” Marina rincara la dose.
    
    ‘Cosa? No, no. Ma stiamo scherzando. Io sono venuto qui per scopare, non per essere scopato.’
    
    cerco di dire.
    
    ‘Dai, lasciatelo fare. A me piacerebbe. Se vuoi dimostrare di essere uomo non puoi aver paura di un cazzo finto. Tu quante donne hai inculato? E non sei ...
    ... capace una volta di fartelo fare a te?’ mentre Marina mi dice queste cose mi ha già infilato un dito in culo e sta spargendo un olio che la Preside le ha passato.
    
    Mi ricorda il lavoro di Irma e mi sta piacendo molto. Se ne accorgerà? Continuo a negare di volerlo.
    
    ‘Se non vuoi farlo, perch&egrave il tuo cazzo &egrave così duro?’
    
    ‘Perch&egrave me lo stai toccando.’ cerco di dire.
    
    Le sue dita entrano facilmente nel mio ano, davanti a me c’&egrave la Preside, eccitata, completamente vestita. Io nudo, col culo per aria e la schiena arcuata.
    
    La Preside si china su di me per sussurrarmi nell’orecchio che fra poco mi sodomizzerà, proprio come fa con tutti i ragazzacci che prendono voti bassi nella mia materia.
    
    “Ti infilerò questo bel cazzone di gomma nel culo e ti piacerà, come piace a tutti. E’ bello essere la prima. Ti piacerà così tanto che non sarò l’ultima, puoi chiedere a Polla, mi pare sia il tuo alunno preferito no?”
    
    “Forza, basta. Ho detto di no. E smettila di eccitarmi con quelle parole. Perch&egrave aspetti? Perch&egrave la tiri così in lungo? Tanto non ti dirò che lo voglio”.
    
    ‘Ok basta. Non vuole farlo, togliamogli le manette e lasciamo perdere.’ decide la Preside seccata.
    
    ‘Nooo, perch&egrave?’ Marina &egrave delusissima.
    
    Ho le mani libere ma non mi muovo. Quasi involontariamente inarco di più la schiena.
    
    ‘Che stronza!’ mormoro a mezza voce
    
    ‘Perch&egrave sarei una stronza? Ti ho liberato. Perch&egrave non ti alzi?’
    
    Sto zitto, non so cosa ...
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