1. Tibe e Pao - Arcani e Sogni


    Data: 18/11/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    ... che prende luce direttamente dalla sua anima. Nera. Come le iridi.
    
    Anni passati in una doppia vita, provando tutto pur di dimenticare. Momenti di perdizione totale alternati all'istinto di sopravvivenza che la porta a caccia, con l'immancabile predatore che diventa preda. Non le interessa più nulla e si abbandona con l'uomo di turno che viene attratto dal viso d'angelo e poi si innamora della bocca da puttana.
    
    Il sogno che smette di venirla a cercare per qualche tempo, poi di nuovo la prende e non le dà tregua.
    
    Un circolo vizioso.
    
    Deve fare qualcosa. Deve capire perché quella parte oscura, pericolosa di sé vuole emergere così prepotentemente, vuole sapere, vuole pace. Sente che il tempo ormai è poco.
    
    Stringe i pugni fino a ferirsi i palmi con le sue stesse unghie, nessun dolore.
    
    Torna in camera, lui le chiede se va tutto bene.
    
    Non risponde. Si struscia, si muove sinuosa, lo accarezza e lo eccita come solo lei sa fare.
    
    Poi lo cavalca, lo scopa, lo lascia urlare e mentre lo fa, decide. L'indomani andrà via.
    
    Si addormenta. Sogna ancora. Stesso incubo.
    
    Il giorno lo trascorre a pensare. Si sente appesa. Irrequieta. Questa volta è diverso, è arrivata la resa dei conti. Ne è consapevole.
    
    Ritorna con la mente al suo passato, sa che è il momento di chiudere il cerchio, di rinnovarsi e tornare a vivere, oppure morire.
    
    Pensa a lui, l'unico che può darle le risposte che cerca.
    
    Dove trovarlo?
    
    Ultime voci che le sono giunte lo danno ...
    ... navigante in cattive acque.
    
    Vuole provare a cercarlo. È disposta a tutto o impazzirà.
    
    Non prende nulla dalla casa, nulla le appartiene. Lascia le chiavi sul tavolo ed esce che sta facendo buio.
    
    Pensa, vaga, chiede, cammina, fiuta.
    
    Entra in uno dei locali più squallidi della città e non si sente fuori posto, nonostante il suo aspetto faccia credere il contrario a chi la scruta. A lei non importa, è abituata a questi luoghi dove la gente non ha nulla più da perdere, è a suo agio perché è una di loro.
    
    Chiede da bere, chiede del Cartomante.
    
    Ha fortuna, è lì. Sembra smarrito in qualcosa di astratto seduto in un tavolo d'angolo.
    
    Il Cartomante ha lo sguardo perso.
    
    Perché dovrebbe essere un giorno diverso dai soliti? Dagli ultimi mille che ha vissuto così?
    
    Non vuole ricordare che una volta era il migliore. L'Uomo della Fortuna, che possedeva veramente il terzo occhio della conoscenza e vedeva dentro chiunque. Leggeva con facilità estrema il passato, il presente e il futuro.
    
    Aveva tutto dalla vita: era interessante e bello, ricco e affascinante.
    
    Era anche felice, per quanto possibile.
    
    C'erano stati dei segni premonitori ma lui, troppo preso da se stesso, li aveva sottovalutati.
    
    Le carte non mentono se sai interpretarle.
    
    Cosa usciva di frequente?
    
    La Torre! Simbolo di disastro imminente e da lì poi, l'apparizione perpetua del Matto. Ma lui non aveva dato la giusta importanza. La vita agiata, la sua stessa presunzione lo avevano reso ...
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