1. Tibe e Pao - Arcani e Sogni


    Data: 18/11/2018, Categorie: pulp, Autore: Tibet, Fonte: EroticiRacconti

    Racconto scritto in collaborazione con Paoletta 80. Come nelle occasioni precedenti posso solo ringraziarla di aver contribuito nella massima parte a portare a termine questo racconto. Sempre bravissima... anche se poco incline ai compromessi... ahah!
    
    Grazie Paoletta, sei una Grande.
    
    L'uomo dello Scorpione.
    
    Come ogni mattina apre gli occhi nel suo squallore.
    
    Le imposte mal messe non riescono a trattenere fuori la luce del sole che illumina la stanza.
    
    Lui gira gli occhi intorno, meravigliandosi di essere ancora vivo.
    
    Come spesso capita ha dormito vestito e della sera precedente non ricorda nulla, ma può immaginare cosa sia successo: ubriaco che torna e si butta sul letto, precipitando in un sonno senza sogni.
    
    Non sogna più da tempo immemore.
    
    Vive a malapena, ora si alza e va nel piccolo bagno dove regna il disordine più assoluto, orina, mette la testa sotto il rubinetto e poi si guarda allo specchio.
    
    Irriconoscibile!
    
    Non è l'uomo che ricorda di essere stato.
    
    Chi è quest'estraneo? I capelli a ciocche, la pelle incartapecorita, gli occhi cisposi e spenti, l'aspetto macilento.
    
    Un uomo invecchiato anzitempo, nella mezz'età, senza più ideali né speranze. Sente solo il bisogno di bere per dimenticare la realtà.
    
    Non passa molto tempo, neanche mangia ed esce per raggiungere l'osteria, un luogo squallido quanto lui, dove l'unico pregio consiste nel vino che costa poco.
    
    Prende possesso del suo solito tavolo, lo sopportano e continueranno a ...
    ... farlo finché pagherà ciò che consuma.
    
    È consapevole che è solo tolleranza il falso atteggiamento amichevole che gli riservano.
    
    Lui si disinteressa di tutto, gli altri non li vede, pensa a se stesso.
    
    Vecchio, alcolizzato e impotente, un fallito.
    
    Trae dalla tasca della giacca il mazzo dei tarocchi, usa da sempre le Minchiate Fiorentine, lo mescola e poi dispone le carte per l'ennesima volta.
    
    E sempre appare la sua.
    
    Il Matto.
    
    Sempre! Dalla prima volta che gli è apparsa e che è iniziata la sua involuzione verso il basso, non ha mai smesso di venire a trovarlo, lui lo sa che è la conferma di tutto e sa pure che quando apparirà una specifica carta, ogni cosa finirà.
    
    Tutto è collegato, tutto è già scritto.
    
    La Donna del Sogno.
    
    Sbarra gli occhi all'improvviso. Non vede nulla nel buio della stanza, ha solo la sensazione di terrore che la lascia immobile nel letto, incapace di muoversi.
    
    Qualche minuto e sente i muscoli rilassarsi, si alza, si chiude nel bagno, non vuole svegliarlo.
    
    Perché ciclicamente quel sogno viene a tormentarla?
    
    Che poi sogno non è, è un incubo, il suo incubo.
    
    Torna ogni volta che crede di essere al sicuro, ma ora è diventato ricorrente, troppo. Tutte le notti. Tutta la notte.
    
    La conferma la trova davanti a se, riflessa nello specchio.
    
    È negli occhi. Lei si conosce, sa leggersi. Non è nella stanchezza che riesce comunque a nascondere, è nello sguardo che muta e la inquieta.
    
    Sguardo da squalo. Profondo. Buio. Un abisso ...
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