Violento desiderio d’appartenenza!
Data: 18/11/2018,
Autore: Master_E, Fonte: RaccontiMilu
... sfiorarti, a prenderti.
Sorridi per un attimo tra te e te, in fondo stai cercando di ingannarlo, di fargli credere ciò che non è, che ancora non sei eccitata come Lui vuole.
Respira, respira piano, lentamente, rilassa i muscoli, così brava ‘
‘
Il colpo sulle natiche è improvviso, inatteso, bruciante.
D’istinto cerchi di scostarti ma non puoi, maledette corde, adorate corde ‘
E già il secondo colpo segna la pelle, e un terzo, cattivo,
e ancora silenzio e la carezza della Sua mano su quei segni;
ha capito, sa cosa stavi facendo, quei colpi son la tua punizione, il tuo insegnamento, la tua istruzione.
Ora ti abbandoni a quella carezza, ora la gusti, ora non potresti più far finta di nulla, ora la voglia grida e la Sua mano gioca con le palline, le preme, le tira, le muove
Dio no, non così, così non resisto, mordi più forte la corda, gemiti soffocati dalla bocca assieme a saliva che cola.
Improvvisa ancora la Sua cinghia a morderti la pelle, ancora ed ancora;
ora non più punizione, ora piacere e dolore, come tu ami, come sei, come vuoi.
Sussulti ai colpi, ansimi, lacrime rigan le guance, ma sei pronta a chiedere ancora ed ancora.
Ancora le Sue mani, ancora ad eccitare, toccare, a muoversi abili sul clitoride, a premerlo, muoverlo.
Ancora le Sue mani a ...
... giocare con quel gioiellino ‘ preparandoti ‘
Muovendolo, premendolo, tirandolo ‘ fino a ‘ sfilarlo.
E subito il Suo cazzo è li, tra le natiche, preme, pretende;
le mani serrano sicure i tuoi fianchi, una spinta decisa,
dolore,
cazzo, fa male.
Non si ferma
Di più ‘
Il dolore sfuma
Piacere
Cosa è l’uno e cosa l’altro?
Che importa
In te, nelle tue viscere, con colpi ritmati, profondi
Che accompagni con gemiti ravvicinati
Lo senti, è li,
sale,
dalle viscere al cervello
Sta per esplodere
Un tremore incontrollabile ti scuote
Per favore non posso resistere oltre, ho bisogno dell’orgasmo, ora, ora per favore, per favore ‘
Mugoli parole soffiate su quella corda
Chiedi il permesso di godere
Implori il tuo orgasmo
Aspetti un si
E la voglia è tale che altre lacrime ti rigano il volto.
Ancora, colpi più profondi, le palline che esaltano il piacere
Ti prego
Ti prego
Ora non son più pensieri
Ora son parole,
e il Suo si, appena sussurrato, è il premio
mordi con forza la corda, stringi i pugni, la schiena si inarca assecondandolo fino ad esplodere in un orgasmo violento, appagante, che ti lascia sfinita, abbandonata su quella sedia, Lui ancora in te.
E sai che è solo l’inizio ‘
Copyright marzo 2013