1. Violento desiderio d’appartenenza!


    Data: 18/11/2018, Autore: Master_E, Fonte: RaccontiMilu

    Violento desiderio d’appartenenza!
    
    Una porta che si chiude alle tue spalle, ancora una volta, ed ancora una volta Voi, il vostro mondo.
    
    Senza una parola sfili le scarpe,
    
    ‘a piedi nudi davanti a me, sempre’!
    
    ricordi bene quelle parole dette ormai tanto tempo fa ancora così ben impresse nella mente.
    
    Immobile, in quella sfinente attesa di ‘ non sai cosa e non importa cosa.
    
    Senti i Suoi passi senza sollevare lo sguardo, lo scattare sordo dell’accendino, quel vago aroma di fumo.
    
    Non ti serve guardarlo per sapere che &egrave comodamente seduto su quella poltroncina, fissandoti.
    
    Dio come senti i Suoi occhi su te, li senti scavarti dentro, frugare la tua ansia.
    
    Poi improvvise quelle parole attese,
    
    ‘spogliati’
    
    gesti lenti, che devi controllare perché sai che Lui vuole così; il tuo corpo che si svela piano, la pelle che si mostra.
    
    Gesti lenti che malamente nascondono ciò che provi.
    
    Devi forzarti per ripiegare con cura gli abiti e di nuovo immobile, davanti a Lui, solo quel minuscolo slip nero a coprirti, le mani dietro la schiena, il busto eretto, come Lui ti vuole, fiera.
    
    Lo sfrigolio della sigaretta che annega nel bicchiere, quasi un segnale, l’inizio.
    
    Un tremito leggero, che non sai controllare, non freddo, non certo paura, un misto di eccitazione, di attesa, di non sapere e desiderare.
    
    Torturi le mani dietro la schiena, un velo di sudore t’inumidisce la pelle, Lui davanti a te, lo senti, il Suo profumo, ‘quel’ profumo, che ormai, non ...
    ... puoi che associare a Lui, ad occhi bassi vedi la Sua camicia candida, i gemelli ai polsi, le Sue mani; quanto le vorresti ora quelle mani, ad accarezzarti il viso, a sfiorare il collo, a stringer la gola o, decise, a forzare le tue cosce per chiudersi severe sul tuo sesso che pulsa, quasi un secondo cuore vivo.
    
    Si avvicinano quelle mani, sfiorano appena il volto, quasi una carezza mentre annusi l’odore della Sua pelle, di Lui; poi decise si stringono sulla nuca, un respiro profondo e odore di cuoio che si mescola al Suo, il collare che accarezza la pelle, stringe la gola. Sua.
    
    Con gesti decisi stringe sui tuoi occhi la benda, il buio,
    
    lo ami e lo odii assieme.
    
    Il gelo della catena che si aggancia, lo strattone severo, a guidarti.
    
    Passi insicuri nel buio, le ginocchia che urtano un ostacolo,
    
    cazzo cos’&egrave questo? cerchi di evitarlo ma ti trattiene.
    
    Senza una parola di guida ad inginocchiarti su quella sedia e subito corde sfiorano la tua pelle, segnano le caviglie, i polsi.
    
    Ora sei totalmente nelle Sue mani.
    
    Ti vedi con gli occhi della mente, come sai che Lui ti vede,
    
    il viso appoggiato alla spalliera della sedia, la curva morbida della schiena che scende verso le natiche, le cosce schiuse bloccate da quelle corde.
    
    Il solo pensiero ti eccita, anche se un brivido di sordo timore ti scuote.
    
    Nelle Sue mani, totalmente.
    
    Una carezza leggera sui tuoi capelli, quasi a rincuorarti, e subito tutto cambia, come sempre,
    
    tutto ed il contrario ...
«123»