1. Repira profondamente – Parte I


    Data: 14/11/2018, Categorie: Etero Autore: Lady_Strega, Fonte: RaccontiMilu

    ... mossa che gli uomini usavano per guardare il fondoschiena alle donne, altro che gentilezza.
    
    -Grazie- dissi sorridendogli.
    
    Una volta all’interno mi mordicchiai le labbra e chiesi.
    
    -Lei abita qui? Vorrei sapere su quale piano sita lo studio del dottore De Angelis.-
    
    – E’ al terzo, vieni ti accompagno, devo andare anche io al terzo.-
    
    Salimmo in ascensore e le luci lasciavano intravedere gli occhi dello sconosciuto che si soffermavano un po’ troppo sulla mia scollatura.
    
    Mi leccai le labbra un tantino a disagio e lo vidi sorridere.
    
    Iniziava a darmi su i nervi ma per fortuna eravamo arrivati, usciti sul pianerottolo non ebbi tempo di orientarmi quando qualcuno esclamò:
    
    -Dottore ma è sempre in ritardo!? – a parlare fu una donna sulla cinquatina.
    
    Mi voltai verso di lui come a dirgli ‘quando me lo dicevi che eri il dottore!?’
    
    -Suvvia signora Floriana, sono appena dieci minuti di ritardo e poi lei abita qui non ha problemi- rispose con un sorriso affascinante e voce suadente.
    
    La donna si sciolse come neve al sole e il suo sguardo percorse l’intera figura dell’uomo che ci precedeva.
    
    -Cinque minuti e sono subito da voi- ci lasciò per prepararsi alle visite.
    
    Aspettai il mio turno seduta e grata all’aria condizionata della stanza, dopo circa venti minuti lo vidi apparire sulla porta in camice e senza occhiali, aveva dei meravigliosi occhi verdi con lunghe ciglia scure, senza rendermene conto rimasi a fissarlo tutto il tempo che impiegò per salutare ...
    ... la signora Floriana.
    
    -Prego- mi invitò ad entrare. -Tu dovresti essere la ragazza che mi ha raccomandato Giulio.-
    
    Giulio era il mio medico curante.
    
    -Si sono io, le ho portato tutti i fogli dell’ospedale- risposi passandogli la documentazione.
    
    Mentre attendevo che leggesse non potei fare a meno di notare la camicia leggermente aperta che lasciava intravedere parzialmente le clavicole alla base del collo, senza rendermene conto mi leccai le labbra.
    
    -Non essere a disagio, rilassati. – scherzò sorridendomi. -Poi se ti lecchi troppo le labbra mi distrai.-
    
    ‘Oddio’ pensai.
    
    -Vediamo un po’ la respirazione- non mi lasciò il tempo di rispondere e mi accompagnò fino al lettino. – Alzati la maglietta e tieni le braccia piegate sotto il petto.-
    
    Ubbidii cercando di restare tranquilla.
    
    -Respira profondamente.-
    
    Lo feci
    
    -Di più, respira a bocca aperta. Bene vediamo il petto, sdraiati.-
    
    Con l’animo in subbuglio esegui gli ordini, egli con mani leggere mi alzò la maglietta fino a scoprire il reggiseno viola, sentii le dita sfiorarmi l’addome prima di posare lo stetoscopio sotto le coppe del reggiseno.
    
    -Respira profondamente signorina.-
    
    Quei suoi gesti mi fecero arrossire, non è che ero mai stata toccata da un uomo ma la situazione mi faceva arrossire.
    
    Il dottore e la paziente; sarebbe stato un bel gioco.
    
    -Bene, scendi pure.-
    
    Aspettò che mi ricomposi poi mi offrì la mano per scendere dal lettino.
    
    -Credo sia il caso anche di fare un esame ...