1. Gita in montagna


    Data: 13/11/2018, Categorie: Etero Autore: suve, Fonte: RaccontiMilu

    ... cui cominciai a intrufolarmi.
    
    – Che fai? Questo no Luigi, ti prego, questo no ‘
    
    – Ssssshhhhhh, abbiamo bisogno di scaldarci e non mi viene in mente niente di altrettanto efficace ‘
    
    Si abbandonò consenziente e potei infilare la mano nei suoi pantaloni, sotto le sue mutandine sentendo il cespuglietto sotto i miei polpastrelli.
    
    – E’ fredda ‘
    
    Fu la sua sola reazione prima di riallacciare le sue labbra alle mie.
    
    Attesi un minuto, fermo, aspettando che il calore del suo corpo si estendesse alla mia mano, e poi scesi ancora, un dito tra le sue labbra intime, la sporgenza del clitoride sotto la mia pelle. Sfregai con cautela, osai infilare la punta di un dito dentro di lei. Il suo baciò si fece più intenso, un mugolio fu soffocato dalle nostre bocche unite.
    
    La masturbai con cura, attento alle sue reazioni, sentendola inumidirsi sempre più.
    
    Nella mia bocca i mugolii divennero gemiti, il suo corpo si scuoteva contro il mio, sempre più spesso, sempre più veloce, fino a quando si staccò da me per gridarmi in un orecchio:
    
    – Sssssiiiiii”.. sto venendo Luigi”. Sto venendoooooohhhhhh”. Mmmmhhhhhhhh ”’.AAAAAHHHHHHHHH ‘
    
    Quando si quietò, appoggiando ancora la guancia sul mio petto, sospirò soddisfatta.
    
    – E’ vero, mi sento più calda, ora sto meglio ‘
    
    Mi ero riscaldato anche io nel farlo, l’erezione che avevo mi spargeva calore nel ventre e, in definitiva, tutto il mio corpo era attivo e pieno di energia.
    
    Passò ancora del tempo, la notte era sempre più ...
    ... buia, la pioggia a tratti tornava per poi smettere improvvisamente, a tratti un tuono ci squassava all’improvviso lasciandoci le orecchie dolenti.
    
    Il calore di quanto avevamo fatto come era venuto andò via e ci ritrovammo ancora al punto di partenza. Però ora sapevamo come fare, e non ci fu alcuna protesta quando infilai ancora la mano tra le sue cosce, anzi le allargò per facilitarmi.
    
    Di nuovo la masturbai sentendola fremere contro di me, la mia mano CHE si riempiva dei suoi umori, la mia lingua preda della sua.
    
    – mmmmhhhhhhh”.. lo voglio dentro Luigi”. Lo voglio dentro ‘
    
    Scossi la testa. Avrei dato chissà cosa per accontentarla ma non potevamo.
    
    – Non possiamo spogliarci Laura, congeleremmo, continuiamo così ‘
    
    Si accontentò e ancora una volta la mia bocca si riempì dei suoi mugolii, dei suoi gemiti, le mie orecchie le udirono ancora dire:
    
    – Vengo’ sto godendo” mettile dentro”.. mettile dentro fino in fondooooohhhh”MMMMHHHHHHH”’ OOOOHHHHHHH ‘
    
    Avevo due dita dentro di lei che le scavavano la micina, completamente bagnate dai suoi succhi. Il mio pollice sfregava sul clitoride mandandole lampi di piacere direttamente al cervello. Si agitò convulsamente mentre godeva mordicchiandomi il labbro inferiore prima di chiudermi la bocca con la sua, cercare la mia lingua disperatamente intrecciandola in una danza scomposta.
    
    La quiete tornò tra di noi, lei, soddisfatta, si muoveva piano contro di me.
    
    – Luigi? ‘
    
    – Dimmi ‘
    
    – Tu’. Tu non hai”.. ‘
    
    Capii cosa ...