1. Mia madre, la mia amante


    Data: 28/10/2017, Categorie: Anale Prime Esperienze Tabù Autore: zizzi87, Fonte: xHamster

    ... facendomi segno di accostarmi. La sua mano, spuntando tra le cosce, afferrò dolcemente il membro e se lo avvicinò al buco del culo. “Tu sarai il primo e l’unico a penetrarmi. E’ il mio dono per il patto che abbiamo fatto. Dai, Tony, amore mio. Ficcamelo tutto dentro. Svergina tua madre, e non ti fermare anche se dovessi lamentarmi”. Aveva un tale garbo nel propormi di scoparla che mi faceva impazzire. Dio, che donna avevo tra le man i. Mia madre. E me la potevo chiavare quando volevo. Appoggia il glande, enorme, sul buchino considerando quanto folle fosse il tentare di infilarglielo. “Dai, Tony, spingi, spingi” e così dicendo iniziò lei a introdurselo. Dopo qualche tentativo il glande scomparve dentro il buco. “Dai, sù Tony, spingimelo tutto dentro. Tutto lo voglio…proprio tutto…e poi scopami ed inondami di sperma”. Iniziai a spingere con decisione, godendo ad ogni pressione come un matto. La sentivo gemere per il dolore, mentre mi esortava a spingere con sempre più decisione. Superato lo sfintere, il mio cazzone la penetrò tutta. Era completamente scomparso dentro di lei che aveva smesso di lamentarsi, ed ora invece si dimenava come una indemoniata. “Dai, dai, sto godendo da impazzire. Mi hai sverginato ed ora sono ...
    ... la tua troia…sfondami…ti prego…sto impazzendo di godimento. Non ho mai goduto cosi, come lo hai fatto tu, amore mio!” Venni mentre ululavamo entrambi di piacere, e così mi addormentai.
    
    Il sole che aveva reso radiosa la camera , mi svegliò. Ero solo sul letto, e intontito com’ero, mi rattristai pensando subito di aver fatto un magnifico i****tuoso sonno. Seduto, e completamente nudo, tentavo invano di trovare un appiglio che mi dicesse che ciò che era avvenuto fosse vero. Ad un tratto si aprì la porta ed entrò Sara, mia madre, con una mini vestaglietta trasparente che non solo lasciava scoperte le sue meravigliose cosce, ma faceva intravedere il cespuglietto di peli che era alla sommità di esse. Sentii tornarmi il buonumore. Forse, non avevo sognato. “Tony – mi disse Sara – devi prepararti. Tra poco verranno i tuoi amici. Hai dimenticato che dovete partire per la gita?”. Guardandola fisso negli occhi, dissi che non avevo alcuna voglia di partire. E poi, ormai avevo tante cose da fare. Sara, sorridendomi maliziosamente, ed ammiccando con gli occhi, si sdraiò accanto a me. Fece scorrere la mano sotto le lenzuola, che allontanò, scoprendomi il pisello. Iniziò ad accarezzarlo e subito dopo…lo fece sparire nella sua bocca… 
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