1. Autogrill


    Data: 10/11/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: fiz, Fonte: RaccontiMilu

    ... “bene, ora ti mostro come scopa un camionista” e ride, ora mi fa un po’ paura, ma la voglia di farmi scopare è troppo alta in quel momento, quindi mi stendo sulla cuccetta, lui si toglie i pantaloni e i boxer, mi sale sopra, alza la gonna e sposta le mutande e in un colpo da togliere il fiato, mi impala la figa col suo bel cazzo venoso e pulsante. nella mezz’ora seguente non ricordo molto, so solo che grazie a quel cazzo e alle parole volgari che mi rivolgeva come succhiacazzi, cagna e puttana, non ho mai goduto tanto come quella volta, almeno 4 o 5 orgasmi, era un animale da monta, non pareva averne mai abbastanza…ed io ero uguale, ne volevo di più, ne volevo ancora…poi mi gira, mi mette a pecora ed inizia a stantuffarmi ancora, in quella posizione lo sento tutto fino in fondo, mi riempie come nulla aveva mai fatto in vita mia; nell’amplesso appoggio la faccia alla tendina che si sposta un po’ e vedo nitidamente la macchina con i miei bambini e mio marito che dormono pacificamente….mi sento una puttana della peggior specie, anche perchè in quel momento sto avendo l’ennesimo potentissimo orgasmo che mi sconquassa…trovo un po’ di lucidità quando sento che anche lui è quasi al limite, gli dico “non venirmi dentr…” “mi spiace sgualdrina….troppo tardi” e sento i getti di sborra calda invadermi l’utero, cerco di divincolarmi ma lui mi tiene per i fianchi, vuole riempirmi completamente del suo succo il bastardo…e mentre mi riempie con il suo sperma, guardo la mia famiglia ignara ...
    ... di tutto, e due lacrime scendono dai miei occhi…mi faccio schifo, vorrei sparire…ed è quello che vuole anche lui…lo sento sfilarsi dalla mia figa…si avvicina e me lo sbatte in faccia, mi intima di pulirglielo; io come una cagnolina docile apro la bocca, e con la lingua gli passo prima la cappella e poi tutta l’asta, raccogliendo le gocce di sborra che sono rimaste sul cazzo…poi mi fa “bene, ora che mi hai fatto divertire puoi pure tornare dalla tua famigliola felice…sparisci!” e mi ride in faccia…io umiliata e piena di sensi di colpa, estraggo un fazzoletto dalla mia borsa, mi tampono la figa per non sporcare troppo mutande e gonna, scendo dal camion e mi dirigo verso il bar…sento il camion mettersi in moto, e dopo pochi istanti e qualche manovra, vedo michele ripartire suonando il clacson e salutandomi con la mano…io mi dirigo velocemente verso il bagno, saranno passate due ore almeno da quando mio marito si è addormentato; in bagno mi pulisco per quanto possibile, mi guardo allo specchio e riflessa vedo la faccia di una zoccola, di una moglie fedifraga, ma anche di una donna appagata, che si è pentita di quello che ha fatto, ma che ha goduto come mai prima in vita sua…forse ne vale la pena vivere con il rimorso se è il prezzo che si paga per tanta passione ed eccitazione… torno su e vedo mio marito in piedi al bancone che beve un caffè…mi guarda e mi dice “ecco dov’eri, mi sono svegliato e non c’eri, ripartiamo?” io gli sorrido e gli faccio di si con la testa…andiamo verso ...