1. Autogrill


    Data: 10/11/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: fiz, Fonte: RaccontiMilu

    ... sento che si dirige verso di me, io non scollo gli occhi dalla pagina che fisso fingendo di leggere, sento la sua voce dietro di me, un fremito mi passa per la colonna vertebrale…è la prima volta che una voce mi fa questo effetto… “posso farti un po’ di compagnia?”, io mi fingo sorpresa come se non mi aspettassi nessuno nelle vicinanze (in realtà voglio solo prendere un po’ di tempo perchè la situazione mi fa paura anche se non ne capisco il motivo, sono in un locale pubblico, anche se è notte qualche persona c’è, quindi non rischio niente; forse è proprio la paura di essere attratta da quella voce, sapere che mio marito potrebbe svegliarsi e vedermi chiacchierare con un altro uomo, non so…ma so che quella situazione mi fa paura…ma un po’ anche mi eccita)…”ehm…scusi?”, “no chiedevo…posso farti un po’ di comapgnia?” farfuglio qualcosa che assomiglia ad un si… lui mi fa un bel sorriso, in fin dei conti mi sembra un brav’uomo…prende una sedia al mio fianco (non quella frontale) e si siede gomito a gomito con me, anche se non vuole darlo a vedere…cerca il contatto tra le nostre braccia. si presenta, è Michele, autotrasportatore abruzzese, sta tornando verso casa dopo un viaggio fino a Berlino, ma la legge gli impone di fermarsi qualche ora per concedersi una pausa…in fin dei conti è simpatico, cortese, sposato…forse mi sono preoccupata per niente…gli racconto di me, della mia famiglia che dorme serena in quella macchina (gliela indico), del mio lavoro, della vacanza che sta per ...
    ... iniziare…”sai che sei proprio una bella mammina?” “scusa???” “no dicevo, tuo marito è fortunato, ha proprio una bella moglie, giovane e fresca, purtroppo mia moglie non lo è più da anni…e le sono anche passate certe voglie…” “mi spiace” ” ah non preoccuparti, io viaggio, non sono uno splendore ma qualcosa riesco ancora a combinare” e mentre lo dice mi strizza l’occhio e sento la sua mano sul mio ginocchio….mi irrigidisco e gli dico “ma cosa fai?” senza però togliere la sua mano dalla mia coscia…”Dai Giorgia…non dirmi che non trovi che ci siano modi migliori per passare il tempo piuttosto che leggere…o chiacchierare” e sento al sua mano salire di qualche centimetro… continuo a non fermarlo, mi limito solamente a guardarlo, e a perdermi nella sua voce…lui continua a salire, lo sento entrare nel gonnellino e continuo a non fermarlo…ma cosa sto facendo? io che non ho mai tradito nemmeno i morosetti quando ero adolescente, io che ero li in viaggio con la mia famiglia che dormiva a pochi metri da me…proprio io non fermavo quella mano che stava invadendo pian piano sempre più la mia intimità…” vedi che alla fine non è così difficile giorgia, basta lasciarsi un po’ andare” il mio sguardo continua a variare tra i suoi occhi magnetici e la macchina dove dorme mio marito, lui se ne accorge e mi chiede se voglio che ci spostiamo in un luogo più appartato, gli dico di no, che non voglio, ma la sua mano arriva alle mie mutandine e ci si insinua dentro, arrivando presto alla mia figa, che è ...