1. Autogrill


    Data: 10/11/2018, Categorie: Etero Incesti Autore: fiz, Fonte: RaccontiMilu

    ... già un lago di umori “ma come non vuoi? senti qui quando sei eccitata troietta”. Nessuno mi ha mai chiamato troietta, ma non mi infastidisce detto dalla sua bella voce, non è forse quello che realmente sono in questo momento? ho due dita di uno sconosciuto piantate in figa…non aspetta una mia risposta ed estrae la dita, me le porta al viso e mi dice di leccarle…io senza pensarci dischiudo le labbra e accolgo quelle dita straniere nella mia bocca…sento l’acre odore dei miei umori, ci gioco un po’ con la lingua. “brava, vedo che hai fatto presto a farti convincere…te l’ho detto che le occasioni per divertirmi non mi mancano, vieni nel mio camion, ho una bella cuccetta comoda” e senza aspettare la mia risposta mi prende la mano e si alza; io lo seguo senza dire una parola, passiamo davanti al bancone del bar ed incrocio lo sguardo sorridente del barista che evidentemente ha capito tutto, lo vedo infatti toccarsi in maniera spudorata il cazzo da sopra i pantaloni…essendo seduta di fronte a lui, avrà di certo visto la scena di Michele che mi metteva la mano in figa…forse ha anche visto proprio la mia figa…io mi vergogno e abbasso lo sguardo e lui dice a voce alta sghignazzando… “buon divertimento” e Michele alza il braccio come ringraziamento.mi dirige verso il suo camion che è parcheggiato a circa 10 metri dalla mia macchina “tranquilla, nessuno ci vedrà” dice lui capendo i miei timori. apre il camion, mi aiuta a salire, quando ho il mio culo all’altezza della sua faccia mi ...
    ... blocca, mi alza la gonna, sposta le mutandine ed inizia a leccarmi la figa…mmmm…non perde tempo questo porcello, mi sente mugolare ed aumenta la sua leccata, non ha nemmeno aspettato di salire sul camion, ma non riesco a bloccarlo, non voglio bloccarlo, a mio marito non è mai piaciuto leccarmela, quindi mi gusto per bene questo bel servizio, anche sa la sua barba mi pizzica le labbra e il clitoride; va avanti per almeno 5 minuti, poi si ferma, mi fa scendere e mi spinge brutalmente in giù, fino a portarmi la faccia all’altezza della sua patta, si slaccia la cintura e si sbottona i jeans, io infilo la mano nei suoi boxer e ne estraggo un bel cazzo, non immenso ma nemmeno piccolo (come aimè è quello di mio marito), bello, venoso come piace a me, con una gran bella cappella, non ci penso un secondo in più e nel buio del parcheggio, con solo il camion che divide me dalla mia famiglia, inizio a leccargli e succhiargli quel bel cazzo…l’odore e il gusto non sono dei migliori, anzi, credo che prima al cesso non se lo sia nemmeno asciugato dal piscio, ma non conta, in quel momento mi fa sentire ancora più puttana, ancora più oggetto sessuale, e mi fa eccitare; al pensiero mi porto la mano destra in mezzo alle gambe ed inizio a sgrillettarmi. vado avanti per vari minuti fino a che un altro TIR in arrivo ci illumina con i suoi fari, forse ci ha visti, ma non mi importa; michele mi dice che è meglio salire così mi alzo, salgo sul camion sempre con l’aiuto delle sue mani sulle mie chiappe. ...