1. Tutto è iniziato così...


    Data: 09/11/2018, Categorie: Etero Autore: man2269, Fonte: Annunci69

    ... non aspettava altro che essere catturata e finire, prima fra le sue mani e poi fra le labbra umide e calde.
    
    Appena abbassai gli slip afferrò il mio cazzo fra le mani e cominciò a segarlo. Il suo sguardo, inizialmente intenta nella cattura della sua preda, si sposto su di me quasi a dire è mio.
    
    Lo segava dolcemente per poi appoggiare le sue labbra carnose sulla mia cappella. La sensazione fu divina, soprattutto quando il calore della sua bocca avvolse il mio membro. Era una sensazione stupenda. Stava inarcata e aveva il culo più in alto di tutto. Le sue natiche erano uno spettacolo. Sembravano due monti affiancati. Cominciò a muoversi su e giù e di tanto in tanto tentava di infilarselo tutto in bocca con il rischio di soffocarsi. Sentivo il mio cazzo, duro come una pietra, pulsare nella sua bocca. Se non avrebbe smesso rischiavo di arrivare subito all’orgasmo.
    
    Decisi di alzarmi e prenderla da dietro così come stava. In un attimo mi trovai davanti il suo fondoschiena e con un cazzo pronto a penetrarla. Era un qualcosa di pazzesco. Spostai il filo del perizoma e la penetrai con impetuosità. Aveva la fica bagnatissima. I miei ritmi erano veloci e la sentivo lamentarsi di piacere.
    
    “Dai più forte, dai” diceva ansimando.
    
    “Non ti fermare, dai scopami sempre di più” continuava a dire.
    
    “Si, ti scopo troia” risposi.
    
    “Ti piace essere scopata a pecora, vero troia?” gli dissi.
    
    “Si che mi piace, hai un cazzo favoloso” replicò.
    
    “Dai fammelo sentire ancora più ...
    ... dentro…spingi più forte…è meraviglioso” continuava a dirmi.
    
    La stanza da letto molto presto fu invasa dagli odori dei sui indoli. La sua fica sgorgava di piacere. Stavamo in un turbine di eccitazione totale.
    
    Spingevo sempre più forte e abbassandomi su di lei gli prendevo il seno fra le mani. Aveva i capezzoli turgidi e le mie mani non erano sufficienti ad alloggiare i suoi seni. Li accarezzavo e li stringevo sentendola ansimare ancora di più.
    
    La posizione si cominciò a fare un pò scomoda ed io avevo bisogno di prenderne una più comoda.
    
    Gli sfilai il cazzo dalla fica e la feci girare per farglielo succhiare.
    
    “Dai succhiamelo, mettilo in bocca come sai fare tu” gli dissi
    
    “Si, lo voglio succhiare questo cazzo duro” rispose
    
    Subito se lo mise in bocca e cominciò a spompinarmi nuovamente.
    
    Annuì con la testa, ma senza togliersi il cazzo dalla bocca.
    
    Volevo ancora scoparmi la sua fica. Avevo il cazzo sempre più duro e volevo farglielo sentire ancora di più.
    
    “Sdraiati, che ti scopo ancora la fica” gli ordinai.
    
    “Si, scopami la fica…voglio ancora il tuo cazzo” mi supplicò.
    
    Subito si sdraiò e divaricò le gambe. Non mi fu affatto difficile penetrarla. Diete un grido misto di dolore e piacere per la violenza con cui la trafissi.
    
    Gli passai le braccia sotto le sue gambe e gliele sollevai in alto. Il cazzo ora entrava fino in fondo tanto che la sentivo ritrarsi ogni qualvolta affondavo colpi sempre più decisi. Cominciava ad avere dolore. Le sue grida, ...