1. Divagazioni di una mamma sprint


    Data: 07/11/2018, Categorie: Erotici Racconti Autore: cameliablu, Fonte: RaccontiMilu

    ... come mandarci una scimmia. Gli dico di arrivare giù al negozio della signora Luisa a comperare un paio di cosette e gli porgo la lista, alla vista della quale Orso si ritrae di scatto, come se gli avessi avvicinato un serpente.
    
    «Non mi serve la lista», protesta.
    
    «Dai, prendila, così non ti dimentichi nulla», ribatto io.
    
    «Non mi serve», insiste Orso senza neanche guardarla, «basta che me lo dici a voce».
    
    Lo guardo dritto negli occhi e, fiduciosa, comincio con l’elenco.
    
    «Allora, un filoncino di pane bianco, margarina, formaggio, tonno e farina di granturco».
    
    Nove volte su dieci si presenta con un filone di pane integrale, burro, farina di granturco e niente formaggio né tonno. E se mi permetto di dire qualcosa, Orso attacca a battere sul tasto della farina di granturco e va avanti all’infinito dicendo che qualcosa l’ha azzeccata, in fondo.
    
    «Lo so che hai preso la farina di granturco, ma mi servivano anche le altre cose», cerco allora di spiegargli.
    
    A quel punto, lui rotea gli occhi e se ne esce insofferente con strane smorfie da prenderlo a sberle, alzando le mani come chi ne ha abbastanza e non vuole sentire altro.
    
    «Dai, non importa, passami ciò che hai preso», gli dico come a far finta di niente.
    
    Orso inizia a darmi i prodotti appena acquistati e poi tira fuori un sacchetto dalla tasca posteriore.
    
    «Dolcetti per il mio tesoro», dice sorridendomi.
    
    Mi ritrovo allora lì, senza formaggio né tonno, senza il necessario per preparare la cena, ma ...
    ... ho un sacchetto di caramelle al miele, in compenso.
    
    «Come faccio ad arrabbiarmi con questo scimmiotto?…», penso tra me.
    
    Tutto quello che posso fare è starmene seduta a tavola, tirar fuori una caramella al miele e succhiarla con tutte le mie forze, riflettendo su quell’uomo che rimane senza soldi per il formaggio e il tonno solo perché compra le caramelle al miele alla sua dolce metà.
    
    Invece le amiche sembrano ascoltare i miei pensieri, e addirittura talora prenderli in considerazione. Quando sono loro a sfogarsi con me dei loro problemi (o, come direbbe Orso, a scaricare i loro barili di merda nella mia testa), di solito, la mia risposta a qualsiasi problema è una a scelta tra le seguenti: ha ragione lui; sposalo; fate un figlio; obbediscigli; fate un altro figlio; trasferisciti nella sua città; perdonalo; cerca di capirlo, e infine fate un figlio. Per questo le amiche che non vogliono sentirsi dire queste cose, perché io so essere delicata come una betoniera se mi impegno, scompaiono dagli schermi radar: io però sono acuta e di solito, dopo aver inviato tredici mail a vuoto e ricevuto quattro sms freddissimi, capisco. Quelle che la pensano come me, invece, o che nonostante tutto mi vogliono bene, continuano a telefonare. E quelle sì che danno soddisfazione!
    
    E poi, una delle lamentele preferite del gentil sesso ha per oggetto l’uomo mascherato. Vediamo di capirci. Il sesso non è mai molto divertente, se l’uomo rimane mascherato. La cosa più divertente del sesso è ...
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