1. Divagazioni di una mamma sprint


    Data: 07/11/2018, Categorie: Erotici Racconti Autore: cameliablu, Fonte: RaccontiMilu

    Sono una mamma culona. Ecco. L’ho detto. Una di quelle donne che si vedono in coda al supermercato mentre avanzano ancheggiando come papere, gli stivaletti che puntano in direzioni opposte sul pavimento. Una di quelle insopportabili femmine che sta parlando al cellulare con una sua amica depressa e nel frattempo è alla ricerca di un figlio smarrito al reparto latticini, mentre l’altro figlio, attaccato alla sua gonna, urla e piange da psicopatico perché la sua mamma papera si è rifiutata di comperargli l’ennesimo Gormito.
    
    Una di quelle donne che, nonostante il lavoro, due figli maschi di sette e otto anni da crescere e un disastro di casa da mandare avanti, non si stanca mai di prenderlo. Che desidera essere scopata con vigore animalesco da quello strano grizzly di suo marito, davanti e dietro. Essere posseduta dal suo matterello venato come una mappa lunare. Essere presa nel culo ma non per il culo. E poi farcita come un bombolone dalla sua crema (mio marito fa il pasticcere!).
    
    «Guarda amore, guarda che gran bel culone da mangiare che hai!», dice quel porcello di mio marito dopo avermi scattato questa foto. Lo dice in tono convinto, emettendo un grugnito di soddisfazione, e la cosa mi lusinga. Mi avvicino a lui accarezzandogli il pancione peloso e godendomi le sue coccole nella nostra camera da letto, prima che i bambini arrivino dal catechismo. Mi piace quando “Orso” – così lo chiamiamo io e i bambini – mi riempie di complimenti. Mi fa sentire speciale. E, ...
    ... nonostante dodici anni di matrimonio e sei di fidanzamento, sentirlo così vicino a me ed entusiasta per quelle due chiappe al vento ancora capaci di farglielo rizzare, mi fa sentire una donna fortunata.
    
    Certo, non è sempre tutto rose e fiori, perché anche lui (come la maggior parte dei mariti delle mie amiche più strette che mi confidano i fattacci loro, come io racconto i miei) ha i suoi momenti di irritabilità. Momenti in cui è scontroso, permaloso, pignolo e pronto a farmi sentire in colpa per qualche cazzata. E poi io non somiglio a nessuna di quelle che piacciono a mio marito, il che è impressionante, visto che gli piacciono tutte. Poi se ne esce con frasi senza senso: «Non ho deciso se mi piace o no Belen Rodriguez». Come se Belen Rodriguez se ne stesse là sulle spine a girarsi i pollici in attesa che lui decida. Per non parlare di quando mangia la frutta… Io non so voi, ma quando sbuccio una banana tolgo sempre quei fastidiosi filetti prima di mangiarla. Orso mangia invece tutto. Potesse, si mangerebbe anche la buccia. Si mangia pure i torsoli delle mele. È come dire: «Ciao. Guarda che animale che sono. Potrei mangiarti anche la testa, se me lo lasciassi fare».
    
    Menomale che in quei momenti posso contare sulle mie amiche, sfogarmi con loro, ricevere e dare consigli. Il bello dell’amicizia non è tanto aver accanto qualcuna che abbia il coraggio di dirti in faccia che i colpi di sole di quella sfumatura nespola putrefatta non valorizzano il tuo caschetto; qualcuna che si ...
«1234...»