1. Inesauribile delicatezza


    Data: 03/11/2018, Categorie: Lesbo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Le vacanze di Natale ormai vicine indicavano anche quell’anno la tanto attesa partenza per la località di montagna preferita: il consueto borgo, l’abituale hotel e gli stessi accurati bagagli con le attrezzature sportive, tenuto conto che era un rituale portarsi appresso, rivendicando quanto fosse meticolosa, precisa e seria nello sport quanto nella vita. Il pensiero delle discese avvolte dai colori invernali che tanto le erano cari, le ricordavano minuziosamente la sua infanzia felicemente vissuta, piacevole e ricca, accompagnata da un’esclusiva infusione d’amore e d’eleganza che da sempre l’aveva affiancata abituandola a tratti di grande benessere.
    
    Mancavano invero soltanto pochi giorni all’arrivo del Natale e Stefania era già lì in mezzo alle sue predilette montagne, dato che le calmavano i pensieri regalandole la pace che tanto adorava, in seguito una visita al suo negozio preferito, che profumava come da secoli ormai del suo stesso profumo, un abbraccio agli amici di sempre e un nuovo maglione di cachemire, che avrebbe indossato la sera per la cena della festa. Stefania adorava il blu, perché quello era il colore della sua anima, che mai come in quel momento sentiva particolarmente attenta, tranquilla e totalmente bella come del resto era lei. L’aria pizzicante di quei giorni prometteva nevicate frequenti, il lago ghiacciato a metà formava sulla sua superficie dei disegni affascinanti e misteriosi dalle mille sfumature e dalla passeggiata lungo tutto attorno al ...
    ... paese. Verso il tramonto, avvolta in una giacca leggera, in un incrocio di sguardi, forse un accenno di saluto e nulla più ripensando a quella figura che spariva nella luce della giornata che stava finendo.
    
    Stefania rientrò in hotel fra mille saluti accompagnata da un calice di champagne a darle il benvenuto, eppure il pensiero era ancora là lungo quel lago, ripensando a quell’incontro così rapido e inaspettato, a quella giovane donna sconosciuta, che mai avrebbe potuto distrarla dalla ricerca di pace e di gioia di quei giorni di festa. Più tardi avrebbe avuto candele accese, la sua musica preferita e la vasca da bagno piena di profumi, poi la cena con il maglione di cachemire blu, tuttavia il brivido che ne seguì fu incontrollabile e inarrestabile. Eccola, bellissima e uguale a lei, che si presenta porgendole la mano, mi chiamo Consuelo e abito qui in paese anche se non ci sono mai. Un pugno allo stomaco e la speranza che non fosse un sogno, mentre Stefania era di fronte a lei, giacché parlava e rideva raccontando speditamente della sua giornata da atleta in bilico fra il desiderio e il cuore che batteva fortissimo.
    
    Lei era talmente incantevole da defraudare il fiato, parlava poco, ascoltava e diffondeva attorno a sé agitazione e fascino assurdo. Un salto in discoteca, forse la musica abbassa i toni e distrae l’intento, poi gli amici, gli auguri e qualche regalo ritardatario da aprire subito potevano essere motivi per calmare quel poco di fiato che le restava, anche se ...
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