1. Matilde 02-13 - l'inevitabile


    Data: 02/11/2018, Categorie: Lesbo Autore: Alex46, Fonte: Annunci69

    Allargo le gambe quasi inconsapevolmente, in una posa oscena. Lei mi accarezza un braccio e mi guarda, tutta nuda, totalmente arresa.
    
    - Non hai più visto una donna masturbarsi, vero? - riprende.
    
    - No, ma sai quante volte, mentre Michele mi scopava con furia, ho immaginato te che ti stavi masturbando davanti a noi... per me. Perché così noi facevamo, questo era il nostro amore: e così ho sempre raggiunto orgasmi dirompenti.
    
    - Dio, Matilde, come mi sarebbe piaciuto essere lì, davanti a te, a guardarti. Davvero, sarei impazzita di piacere. Adesso tu vuoi che io mi tocchi ancora di fronte a te, non è vero? - chiede, con la voce che le è salita di tono alla fine, tradendo una specie di parossismo, di urgenza.
    
    Di colpo incapace di articolare altre parole, faccio cenno di sì, con la testa, e mi sento le gote in fiamme, una vampata mi percorre fino ai piedi.
    
    Ma Debra non cede, mi sussurra nell’orecchio, con voce arrochita dalla libidine: - Dimmelo, dai, dimmi che lo vuoi, vuoi che mi masturbi per te, come nelle tue fantasie. Dimmi che vuoi che mi apra la figa davanti a te, che lecchi i miei stessi umori, che mi sditalini per te...
    
    Adesso basta, questa donna sarà di nuovo mia, come lo è stata. Non so perché non mi parla di Michele, ma tutto dovrà assolutamente tornare come prima. Quello che mi sta facendo fare adesso è la sua generosa punizione per quella disgraziata nostra ultima sessione di dominio, quando l’ho umiliata a morte e lei si è autocondannata con ...
    ... la famosa frase “Ti amo!”
    
    La sua voce mi ha fatto crollare ogni muro dentro, e ora so che anche per lei le mura non esistono più. Sento la mie parole sussurrate, come se le dicesse un altra persona: - Sì, ti prego, fallo per me, davanti a me, ti prego. Fammi vedere quanto sei capace di godere, fammi vedere come ti lasci prendere dai tuoi orgasmi. L’ho voluto, l’ho sognato per tre mesi, mi hai fatto disperare...
    
    Debra si risistema supina e comincia ad accarezzarsi il corpo con voluttà.
    
    Le sue mani lo percorrono più volte, lente all’esasperazione. Si palpa i seni gonfi, quasi deformandoli. Si accarezza i fianchi, la pancia, le cosce. La figa le spasima visibilmente, è uno spettacolo sublime di cui non perdo neppure un frammento. A volte la scuote un brivido e si sentono solo i suoi sospiri prolungati.
    
    Io allargo ancora le gambe, mi infilo una mano in mezzo, sfiorandomi le labbra con i polpastrelli. Debra sussurra come fra sé, in trance: - Piano, fai piano, senza fretta. Sfiorati su tutto il tuo corpo, lasciati cullare, abbandònati. Io questo modo di masturbarmi l’ho imparato stando realmente da sola, con voi due piantati in testa.
    
    Io lo so bene come si fa, anche lei sa che io so. Ma ora il gioco è che io sono l’allieva. Seguendo le sue istruzioni vado a cercare la carne tumida e gonfia della figa, mi massaggio le labbra spalancate evitando il clitoride; basta un contatto lievissimo sul bottoncino per farmi trasalire. Mi sfugge dalle labbra un lungo gemito di ...
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