1. Indovinello


    Data: 01/11/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Aletheia, Fonte: EroticiRacconti

    ... specchio m'incorniciava fino al seno, perciò come poteva sapere che non indossavo niente sotto?
    
    Dentro di me iniziai a percepire un senso di calore crescere dalle zone intime.
    
    La me nello specchio riaprì gli occhi e li puntò dritti nei miei: quei due lumini in fondo alle sue pupille sembravano a volte farsi più grandi a volte allontanarsi.
    
    "So che senti quello che sto facendo qui dietro..."
    
    "È il sogno più strano di sempre... Dopotutto, non mi sta succedendo niente di male..."
    
    Decisi di godermi il momento come un qualsiasi sogno erotico: mi sentivo eccitata, le mie zone più sensibili si stavano bagnando, avevo voglia di toccarmi.
    
    Archiviai tutto come il desiderio inappagato di avere il mio ragazzo, magari proprio contro il lavandino del bagno, perciò mi lasciai andare: ero di nuovo padrona dei miei movimenti! Divaricai appena le gambe e mi passai una mano nelle mutandine.
    
    Nel momento in cui, sorpresa da tanta eccitazione, mi avvicinai le dita luccicanti di umori al viso, esse si riflessero nello specchio.
    
    "Appoggiale sulle mie labbra..."
    
    "Cosa?"
    
    "Voglio sentire che sapore hai..."
    
    Rimasi quasi delusa quando i miei polpastrelli toccarono la dura superficie di vetro: mi aspettavo di trovarlo inconsistente, di vedere la mia mano uscire dall'altra parte come se attraversasse una finestra, di infilare le dita in bocca a quella me stessa che rappresentava dei conflitti molto, MOLTO, irrisolti del mio inconscio.
    
    La lastra tra di noi fungeva da ...
    ... barriera, ma io riuscivo comunque ad avere la percezione della sua lingua ruvida sulla pelle: la consistenza ricordava più quella di un gatto che di una lingua umana.
    
    "Mmm... Sei proprio sicura di non volermi lasciare entrare? Potrei assaggiarti dal vivo..."
    
    Io non risposi: ero troppo eccitata perché, ormai avevo capito o forse avevo sempre saputo, che lei si stava toccando al di là dello specchio.
    
    Ma, soprattutto, ogni cosa che faceva si rifletteva su di me.
    
    Girava attorno al clitoride con i polpastrelli scivolosi e veloci: piccoli movimenti circolari alla ricerca del punto giusto, uno strisciare su e giù contro di esso, un affondare penetrandosi con un paio di falangi e di nuovo daccapo.
    
    Mi abbassai le mutandine, le appallottolai e me le infilai tra le grandi labbra: mi serviva la sensazione di una cosa solida, che mi riempisse. In camera avevo dei giochini, ma non sapevo se il distacco dallo specchio avrebbe segnato un cambiamento nel sogno: non volevo rischiare che si trasformasse in altro e così mi arrangiai.
    
    "Mi piace quello che hai fatto..."
    
    Iniziai a stringere e a rilassare le cosce, a muovermi ondeggiando come se stessi scopando: mi masturbavo con la sensazione della stoffa che mi premeva sul clitoride e sfiorava l'interno della mia intimità bagnata.
    
    "Continua... Togliti la felpa..." Allora gli effetti erano a doppio senso!
    
    Mi spogliai completamente e rimasi con i seni nudi.
    
    "Fammi entrare... Fammi entrare..."
    
    Iniziai a pizzicarmi un ...