1. Ricordi 1


    Data: 21/09/2017, Categorie: Prime Esperienze Autore: giov60, Fonte: Annunci69

    ... siamo un libro aperto l’un per l’altra e questo è il sale di una unione d’acciaio che dura ormai da quasi mezzo secolo.
    
    Abbiamo avuto la fortuna di avere come primi “educatori” ai piaceri del sesso due belle persone: lei uno zio, marito della sorella della madre, io una mia insegnate al liceo! Nessuno di noi è stato violentato, semmai, entrambi molto precoci, ci siamo fatti guidare da chi aveva intuito le nostre curiosità e con molto tatto, devo essere sincero, ci hanno introdotto, non solo nel mondo del sesso ma, di conseguenza, anche nel mondo della trasgressione. Forse questo secondo passaggio è stato solo il frutto delle prime esperienze da noi vissute.
    
    Lo zio di Gina era il più bell’uomo del nostro paese e si era allora appena sposato con la sorella della madre di lei, bella donna anche questa e, siccome era anche molto solare, anche chiacchierata in paese. I due si sono trovati a dover ospitare per un certo tempo la giovane nipotina che, per motivi di studio, era stata loro affidata dai genitori. Gina tornava in paese solo al sabato pomeriggio per poi ripartire la mattina del successivo lunedì. Già allora aveva un viso dolcissimo con una bocca che era tutto un programma per i cultori della cosa, essendo disegnata per i pompini! Anche il suo fisico, seppur magro, come era d’imperio degli anni ’70 del secolo scorso, non era acerbo ma ben disegnato e pieno nei punti giusti. Le gambe poi, insieme alle sue labbra, sono state sempre un suo motivo di vanto e un richiamo ...
    ... irresistibile per tutti.
    
    La mia professoressa di storia e filosofia, invece, era a prima vista una irreprensibile insegnate quarantenne, ma sprizzava sensualità da tutti i pori. Dal fisico minuto ma ben disegnato, era alta un metro e sessanta, aveva l’abitudine di vestire sempre in modo castigato ma estremamente sensuale. Gli occhiali che indossava davano al suo volto una malizia mal celata e molto accattivante. Anche in classe il suo tono di voce era sempre molto caldo cosi, dopo un mese di scuola, noi suoi alunni eravamo affascinati dalla sua personalità. Scommettevano tra di noi, guardandola entrare in classe, se avesse scopato o meno il giorno prima solo dalla espressione del suo volto. Era, tra tutto il corpo insegnante, la sola ad aver acceso in tutti i maschi della classe i più scabrosi desideri.
    
    Gina, che non era insensibile al fascino dello zio, con l’intuito femminile che l’ha sempre contraddistinta, seppur inconsciamente, aveva iniziato, appena entrata in quella casa, l’ opera di seduzione nei suoi confronti. Coccole ben distribuite sia a lui che alla zia, atteggiamenti vezzosi, consigliata in questo anche dalle compagne di scuola di città che erano più scafate di lei, studiate visioni delle sue armi migliori: gonne sempre più corte e vestiti che mettevano in risalto le sue forme, in questo si era fatta aiutare anche dalla zia a cui aveva confidato le sue voglie e i suoi più reconditi desideri, facendo di lei, una complice invece che una potenziale nemica. In ...