1. Pomeriggio da sola


    Data: 25/10/2018, Categorie: Autoerotismo Sensazioni Autore: LadyChiara, Fonte: RaccontiMilu

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    Pigra domenica pomeriggio, genitori via, fidanzato pure… a casa da sola, insomma.
    
    Con un problema non indifferente: è tutto il giorno che ho voglia. Un paio di messaggi del fidanzato mi scaldano, anche lui avrebbe voglia ma non può essere qui; soprattutto l’ultimo, in cui mi ha scritto che vorrebbe arrivare e prendermi senza neanche spogliarmi.
    
    Non so se lo faccio per accontentarlo o stuzzicarlo, ma mi vesto come piacerebbe a lui: reggiseno a balconcino che rende ancor più evidente la mia terza piena, tubino corto blu, a metà coscia, autoreggenti di cui si intravede il bordo e decollete, sempre blu, due centimetri di plateau e 15 di tacco. L’unica volta che sono uscita così, non sono piaciuta solo a lui!
    
    E’ quasi un servizio fotografico quello che mi faccio, un po’ allo specchio e un po’ da angolazioni particolari per fargli vedere cosa si sta perdendo (dall’alto sulla scollatura, sulle cosce…); sempre cercando di accarezzarmi, oltretutto. Gliene mando una, poi decido di rimettermi in tenuta da casa, togliendo tutto quello che ho messo.
    
    Inizio togliendo il vestito, per rimetterlo nell’armadio. Mentre sono lì, con l’anta aperta e la gruccia pronta, mi cade l’occhio sulla scatola che chiamo “dei segreti”… e fatico a resisterle! La apro e rimango indecisa sul doppio regalo degli amici. Mi ricordo che, quando mi hanno regalato un dildo di quasi 30 cm, la prima reazione è stata “Ma dai, è enorme”, e il giorno dopo me ne è arrivato un ...
    ... altro da 20.
    
    Opto per quest’ultimo, più piccolo e maneggevole e mi sdraio sul letto, sfiorandomi con quel fallo finto. Mi immagino un uomo, a cui potrebbe appartenere, e vedo la scena “da fuori”: io sul letto, con perizoma, balconcino, autoreggenti e tacchi alti, mentre mi faccio sfiorare da un bel pisello di 20 cm. Mi eccito e mi sfioro anche con le mani, più voluttuosamente, strizzandomi le tette, tenendoci in mezzo il dildo, mimando una spagnola, sfiorandolo con le labbra mentre mi accarezzo la pancia e il bordo delle mutandine.
    
    Mi metto a pecorina, mentre lo succhio come se fosse il cazzo vero che adesso vorrei. Una mano intanto scende tra le gambe, sul perizoma decisamente umido e lì si sfrega. Mi arriva anche un messaggio del mio ragazzo, che mi dice che vorrebbe essere qui. Anche io lo vorrei!
    
    Dopo una fugace risposta, mi alzo per spogliarmi, ma una volta tolto il reggiseno che lascia liberi i capezzoli, induriti dallo strusciamento sulla stoffa, decido che le mie gambe, belle, dritte, tornite da tanto sport, avvolte nelle autoreggenti e i piedini avvolti in quelle scarpe sono una combinazione che amo troppo, quindi se ne vanno solo le mutandine. Eccomi: tacco 15, calze e nient’altro, come piace a me e a diversi partner avuti.
    
    Mi sdraio di nuovo e vado velocemente con il fallo tra le gambe, facendolo scorrere sulla mia fessura e sul clitoride, eccitandomi e bagnandomi ancora di più. Quando lo inserisco mi sento allargare leggermente, ovvio che non è come le ...
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