1. Il mio Padrone 3 - il regalo di compleanno


    Data: 25/10/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: HiddenWorld, Fonte: EroticiRacconti

    La stanza è grande, le pareti sono di mattoni, non ci sono finestre, ed è illuminata da torce.
    
    Appena entro sento tintinnare qualcosa che sembra una catena, ed infatti, quattro catene sono fissate ad altrettanti anelli al muro, all’altro capo di ogni catena c’è una persona, nuda, inginocchiata per terra e al nostro ingresso si sono tutti girati incuriositi di sapere cosa li aspettava. Sono due uomini e due donne, al centro della stanza una specie di materasso giapponese appoggiato a terra, una gogna in un angolo e la tua poltrona dall’altra parte della stanza. Tutto molto teatrale, tutto molto tuo, ti guardo confusa, e mi chiedo perché mai non ti ho ancora mandato a fanculo.
    
    “Buon compleanno piccola mia”
    
    “non è il mio compleanno “
    
    “da oggi lo sarà ogni volta che voglio farti un regalo, sono tuoi fanne ciò che vuoi, non avere scrupoli, io sarò qui a guardare come giochi con i giocattoli nuovi”
    
    Detto questo mi spogli lentamente, ti piace farlo mentre sto immobile, ho imparato a restarci a suon di cinghiate, appena sono completamente nuda mi intrecci i capelli e Ti allontani, ti siedi in un angolo e taci.
    
    Mi guardo meglio attorno, e vedo un tavolo con sopra tutta una serie di arnesi, fra tutti svetta un meraviglioso strapon, nero, lucido e decisamente grosso.
    
    Lo prendo, me lo rigiro x le mani e sento che è molto rigido, mi piace, lo indosso, fisso bene le cinghie e lo guardo, dritto e fermo, bellissimo, e una scarica di adrenalina mi passa lungo la schiena, ...
    ... mi sento potente con questo coso fra le gambe, e cattiva.
    
    Allungo una mano e prendo anche un frustino che si trova sul tavolo.
    
    Mi avvicino ai “giocattoli umani”, sono tutti inginocchiati a testa bassa, li osservo, sgancio le catene dall’anello delle due ragazze, mi seguono docili, mi avvicino alla tua poltrona,
    
    “ne vuoi una? O tutte e due? Io non le voglio”
    
    Sembri stupito, ma forse neppure più di tanto
    
    “No, sono tue, fanne ciò che vuoi” poi guardi le ragazze “tranquille, verrete comunque pagate”
    
    Detto questo apro la porta e le faccio uscire
    
    Mi giro con la mia asta bellissima e dritta, e guardo i ragazzi, sembrano confusi, probabilmente speravano in un orgia, peggio per loro.
    
    Mi avvicino decisa al primo, mi fermo proprio davanti a lui che se ne sta fermo a testa bassa, veloce come un serpente e dura come un macigno scaglio una frustata sulla sua schiena, non se lo aspettava, nessuno se lo aspettava, neppure tu, neppure io, si contorce e lascia uscire un grido assurdo, l’altro uomo si scosta, ed una riga rossa come il fuoco inizia a gonfiarsi lungo la schiena.
    
    Mi guarda preoccupato, io lo brucio con uno sguardo così cattivo che si spaventa, e zac, una seconda frustata lo colpisce su una spalla e sul braccio col quale cerca di proteggersi il viso.
    
    Il mio cazzo nero svetta fiero.
    
    Sgancio la catena dall’anello dell’altro uomo e lo trascino vicino alla gogna, lo blocco a 90 gradi con collo e polsi fra le due assi.
    
    Zac, prima frustata, e zac, ecco ...
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