1. io, Giulia e la sorella


    Data: 23/10/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: marika022, Fonte: RaccontiMilu

    ... sesso; ulula, geme e mi allaga la mano, che sembra sguazzare nel lago della sua figa. Apro le dita molto lentamente cercando di prendere gli slip, facendola urlare; mi blocco preso dalla paura di averle fatto male, ma lei mi dice di farlo ancora perché le piace molto; la prendo in parola cominciando a chiudere e aprire le dita con cautela, cercando di non graffiarla, soddisfatto di far gemere e contorcere Giulia. Muovendomi dentro di lei in quel modo la faccio godere copiosamente con uno spasmo vaginale e un mare di liquido. Che bella puttanella!
    
    Non contento, tolti gli slip e la mano dalla figa, con ancora il cazzo in tiro la giro con il culo verso di me, accarezzo le chiappe con la cappella, faccio scivolare il membro tra le natiche come se volessi fare un’altra spagnola con il suo didietro, infilandogli poi di colpo il pisello in culo. Non è vergine dietro come immaginavo, ma sembra l’abbiamo trapanata in molti, e anche con membri belli grossi a giudicare dalla facilità con cui sono entrato dentro di lei senza farla urlare per il dolore. Mentre fotto con forza il suo intestino, entra nella stanza la giovane sorella di Giulia, appena ventenne; non mi fermo, preso dal momento eccitante fino a sborrare dentro la ragazza che è rimasta bloccata alla vista della sorella e non ha goduto.
    
    – Non è giusto, tu vieni scopata da chiunque, io invece a vent’anni e con il corpo che mi ritrovo sono ancora vergine! – dice Daniela appena mi sono tolto da sopra Giulia.
    
    – Ci penso io ...
    ... ad accontentarti, spogliati e prendi il posto di Giulia. Se sei vergine ti farò male ma non c’è altra soluzione – le dico guardandola con un leggero sorriso.
    
    Daniela non ci pensa un secondo prima di spogliarsi; in nemmeno un minuto è già nuda avvinghiata a me baciandomi con l’inesperienza di una ragazza della sua età, ingenuità che comunque mi fa eccitare molto. Nudo con lei appoggiata sulla gamba sento la sua passera bagnata, che accarezzo per farla bagnare ancora di più penetrandola con due dita e la voglia di sfondarla; appena percepisco la sua tranquillità, appoggio la cappella alla vagina e spingo con lentezza cercando di non farle troppo male, quando sento l’ostruzione, però, devo spingere un po’ di più per romperla; Daniela sente il dolore che immaginavo e mi implora di rimanere qualche minuto fermo con il cazzo dentro di lei, attendendo l’attenuarsi del dolore. Accetto, ma la posizione in cui mi trovo non è molto comoda restando fermi, non resisto e nemmeno un minuto dopo comincio a muovermi su e giù dentro la fighettina che si è quasi asciugata per via del dolore, ma appena mi rimuovo lentamente sento che torna a bagnarsi mentre lei emette piccoli urli ancora dolenti; vado piano cercando di entrarle tutto per farla godere, facendole dimenticare il dolore appena provato; ci vogliono diversi colpetti e qualche carezza al clitoride per eccitarla e farla finalmente scatenare, ora posso fottere con la forza che ho in corpo sbattendole la cappella in fondo alla piccola ...