1. Ventisei. -parte terza- (storia vera)


    Data: 26/10/2017, Categorie: Hardcore, Maturo Autore: naked_lunch_er, Fonte: xHamster

    ... reggiseno e a intimo sfilato. Le “divorai” i seni e lei accettò di farsi infilare il cazzo tra i due. Fu la prima volta che potei farlo perché sciaguratamente non conobbi altre “tettone” all’infuori di lei.
    
    Per ricambiare le passai la lingua sul clitoride, alternando di tanto in tanto le dita e quando la temperatura toccò lo Zenith sessuale, infilai un preservativo e varcai la sua soglia più intima.
    
    Percepivo il tepore caldo e bagnato della sua cervice, accogliente e dolce sul mio membro; le sue mani si aggrapparono alla mia schiena con forza, quando iniziai ad aumentare il ritmo con il bacino.
    
    Si aggrappò alle mie natiche e tentò di penetrarmi l’ano con un dito, cosa che mi fece trasalire considerando che quell’ispezione rettale non solo non era richiesta, ma non gradita.
    
    Mi sussurrò “Voglio che tu sia il mio schiavo.” e io non riuscendo a formulare una battuta a tono bruciante come una folgore divina, tra un ansare l’atro replicai con un semplice “Mammanco per il cazzo!” e la pompai più forte.
    
    Quel sussurrare fu l’unico abbassamento di tono di una serie infinita di grida da set della Evil Angel, condita di continui “Oh siii, porco!” e altre amenità che mi fecero esplodere in una risata atomica.
    
    La feci mettere ...
    ... su un fianco, le strinsi le mani sulla spalla che stava aderente al materasso e ricominciai a spingermi nuovamente dentro di lei. Ricevetti qualche eccitante sculacciata sul fianco, per cui mossi una gamba per offrirle parte di un gluteo venendo incontro a tutta la sua smania di punirmi e dominarmi.
    
    Quando la misi a carponi, ammirai il suo rubicondo culo dividersi il due emisferi perfetti, al cui centro c’era un ampio ano per cui il primo pensiero ardito fu quello di un eccitante rapporto anale che non avvenne, anche perché mi accorsi poco dopo che ella trovava piuttosto fastidiosa la posizione anche su una penetrazione vaginale.
    
    Nonostante i 26 anni, cominciavo a sentire la fatica: abbandonarmi ai bollenti spiriti di una donna tanto formosa, era un compito piuttosto faticoso e la breve pecorina mi aveva abbastanza fiaccato; inoltre, ormai l’orgasmo era alle porte e la voglia di ricoprirle quelle favolose lentiggini di sperma era incontenibile.
    
    Mi sfilai il condom e lei si sdraiò e mi misi con il pene vicino al suo seno; lei mi accarezzava alternativamente cosce, scroto e petto, ma fu quando mi titillò un capezzolo che l’eruzione di sperma che si abbatté sui suoi seni fu bollente, abbondante e sfinente.
    
    (fine terza parte) 
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