1. Carnevale


    Data: 17/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: geniodirazza, Fonte: Annunci69

    ... e, appunto per questo, manda la conferma.
    
    Non passo un buon periodo, in attesa della data fatidica: so con quasi assoluta certezza che Erika e compagne non pensano ad una festa soft come pretende Anna, ma so anche che, ormai, non è possibile farla recedere.
    
    Decido che, alla peggio, mi defilo.
    
    Anche lei torna ancora sull’argomento e cerca di dimostrare la ragionevolezza della sua fiducia: non si può forzare nessuno, se non vuole - è il suo punto di vista - e, se proprio le cose si mettono male, può sempre ritirarsi ed io devo solo darle una mano, invece di gufare ad ogni costo.
    
    Non serve a niente dirle che alcuni uomini, in particolari momenti, diventano ingestibili; inutile farle osservare che, per una norma qualsiasi fatta ad hoc, possono separare i maschi dalle femmine (cosa, peraltro, assai probabile) e che in quel caso non potrei affatto aiutarla; inutile anche farle notare che certi caratteri dei maschietti delle sue amiche non sono proprio raccomandabili (qualcuno risulta persino manesco) e che quasi tutti, quando la vedono, la guardano con un certo spirito.
    
    Le mie sono, per lei, solo fisime, al massimo gelosia e, soprattutto, sfiducia in lei e nella sua capacità di gestirsi.
    
    Visto che non c’è proprio niente da fare per farla recedere, decido di fare buon viso a cattivo gioco e di accettare il rischio di trasformare in una disgrazia un’ipotesi di festa.
    
    Decidiamo persino i costumi da affittare per l’occasione e, premeditatamente, non parliamo più ...
    ... della faccenda fino alla data fissata.
    
    Quando entriamo nella discoteca, sembra che niente di particolare vi abbia luogo; un foglio di carta appena leggibile indica “veglione in maschera” al piano superiore e vi ci dirigiamo; troviamo un ventina di persone, metà donne, che già si sistemano in fila di fronte.
    
    Una capobanda chiarisce che le signore prenderanno un piccolo assaggio di ciascuno dei signori e poi faranno la loro libera scelta.
    
    Cerco di tenere gli occhi incollati al massimo su Anna e riesco a seguirla per tutto il percorso mentre si avvicina a ciascuno o viene afferrata e biancicata da altri.
    
    Quando mi viene vicino, la stringo per la vita; tenta di svincolarsi ma le sussurro.
    
    “Anna”
    
    “Portami via, Mario, portami via, ho sbagliato tutto!”
    
    Non sto a pensarci un attimo, la prendo per un braccio e la strattono verso le scale.
    
    “Ecco il colpo di fulmine!”
    
    E’ il commento scherzoso della capobanda.
    
    Scendiamo di corsa le scale e ci sediamo ad un tavolo.
    
    Anna mi abbraccia e scoppia a piangere; non so come fare per calmarla e mi limito ad accarezzarle la testa; pian piano si riprende e mi racconta.
    
    “E’ stato orribile; ognuno pareva avesse il diritto di farmi quello che voleva: i primi mi infilavano la lingua dappertutto, nella bocca, nelle orecchie; qualcuno mi palpava i seni e mi strofinava i capezzoli facendomi anche male; uno mi ha infilato la mano tra le cosce e mi ha preso l’inguine non so per che cosa; e poi tutti mi facevano sentire la ...
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