1. Un amico ritrovato


    Data: 26/10/2017, Categorie: Etero Autore: Jimpoi, Fonte: RaccontiMilu

    ... La sua mano arrivò subito sotto la mia gonna corta e leggera, spostò le mutandine e mi toccò con la sua mano grande.
    
    «Sei già bagnata, eh?», mi disse. Io non riuscii a rispondere perché infilò un dito nella mia figa depilata e mi strappò un urletto.
    
    «Voglio il tuo cazzo», dissi subito dopo. Allungai la mano e gli sbottonai i pantaloncini. Il suo cazzo duro spingeva per uscire dai boxer, lo liberai in fretta ed esclamai: «È bello grosso…».
    
    «Ti piace? Succhialo».
    
    Io ce lo avevo già in mano, mi chinai e lo presi in bocca: era durissimo e caldo, aveva un eccitante gusto di maschio.
    
    «Sei brava a fare i pompini!», mi disse Danilo, io gli feci l’occhiolino.
    
    Era lungo e grosso, lo leccavo sulla cappella, per poi scendere lungo l’asta. Con la mano gli massaggiavo le palle piene.
    
    «Brava spremile. La vuoi la mia sborra?».
    
    «Si, ma non subito, spero… adesso scopami».
    
    Lui mi fece stendere supina sul letto e si mise fra le mie gambe aperta. il suo cazzo scivolò dentro di me facilmente, poi iniziò a scoparmi all’inizio piano, poi aumentò il ritmo. Me lo piantava tutto dentro mentre io lo incitavo gemendo: «Si! Dammelo tutto quel cazzone! Più in fondo!».
    
    «Eccotelo. Te la sfondo questa fighetta stretta!», disse smettendo di baciarmi le tette e scopandomi ancora più forte. Io sentii un potente orgasmo pervadere il mio corpo e gridai: «Si! Ancora! Vengo!».
    
    Danilo mi sbattè ancora un po’ poi mi disse: «Girati che voglio vedere il tuo bel ...
    ... culo».
    
    «Faccio tutto quello che vuoi, basta che mi fai godere così!», risposi io con ancora il piacere dell’orgasmo che mi scaldava il corpo.
    
    «Ti faccio godere ancora di più!».
    
    Mi girai e mi misi a pecorina, lui mi diede un leggero schiaffo sulla chiappa e disse: «Che bel culo sodo».
    
    «Che aspetti? Fottimi!», lo incitai io sempre più eccitata. Volevo il suo cazzo e lo volevo subito.
    
    Danilo si mise dietro di me e mi penetrò con un colpo secco che mi tolse quasi il fiato, mi prese per i fianchi e chinandosi mi disse all’orecchio: «Così ti piace il mio cazzo o lo vuoi più forte?».
    
    «Più forte! Dammelo più forte!».
    
    Danilo si mise a scoparmi davvero forte, il suo corpo quando sbatteva sul mio culo produceva forti schiocchi, quasi coperti dalle mie grida di piacere.
    
    «Così! Bravo, mi fai godere come una matta!».
    
    Raggiungevo un orgasmo dopo l’altro mentre Danilo mi stringeva il culo con le mani ed ogni tanto mi dava qualche schiaffo.
    
    «Adesso la vuoi la mia sborra?», mi chiese aumentando ancora il ritmo.
    
    «Si la voglio! Dammela tutta dentro!», risposi io fuori di me dal piacere.
    
    Danilo diede ancora qualche colpo, poi svuotò la sua tantissima sborra dentro di me, tornò a muoversi per un po’ mentre il piacere del mio ultimo orgasmo iniziava a diminuire.
    
    Quando uscì dalla mia figa piena di sborra, mi sentii svuotare, ne avrei voluto ancora.
    
    «Spero che ti ritorni duro in fretta», gli dissi accarezzandogli il cazzo molle ed umido di sborra e dei miei succhi. 
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