1. Con Lara al mare


    Data: 14/10/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: vecchiounno, Fonte: RaccontiMilu

    Sono sdraiato di lato, appoggiato sul gomito sinistro e … non &egrave possibile. Non posso aver fatto quello che ho appena fatto. Sto sognando? Oppure tutto questo &egrave reale? Lara &egrave una mia “amica” e … e io le ho appena…
    
    E’ un inverno strano, ci sono giornate fredde e nuvolose ma occasionalmente regala pomeriggi molto soleggiati e caldi per essere pieno inverno.
    
    Con Lara, la mia nuova amica, conosciuta pochi mesi prima, abbiamo deciso di fare una passeggiata lungo le spiagge non lontano da casa nostra.
    
    Abbiamo scoperto questa passione per le camminate e anche oggi ne approfittiamo anche per stare un po insieme e conoscerci meglio.
    
    E’ una ragazza veramente carina e molto intelligente, mi piace ascoltarla parlare di tutto quello che sa…cosi come anche a lei piace sentir raccontare le mie storie di montagna.
    
    Partiamo con passo lento, parliamo e discutiamo senza problemi. Parliamo di noi e di quello che ci passa in testa. E’ bello parlare con lei, stare ad ascoltarla. Cosi come penso sia la stessa cosa per lei nei miei confronti.
    
    Dapprima camminiamo sulla sabbia poi ci troviamo sui sassi e dobbiamo anche percorrere qualche tratto di rocce che si protendono sul mare.
    
    Sono spiagge con diverse piccole rientranze, protette da insieme di massi e rocce accatastate.
    
    La giornata si fa davvero calda e decidiamo di fermarci un una di queste rientranze. Ci sediamo, lei alla mia sinistra, e ammiriamo il lento reflusso delle onde che si infrange sulla riva ...
    ... a pochi metri da noi.
    
    Non c’&egrave nessuno per chilometri, nemmeno in barca e siamo distanti anche dalla strada.
    
    Mi tolgo la maglia e rimango in t-shirt, poi tolgo anche le scarpe e i calzini. Non ho freddo, anzi, sento chiaramente il calore dei raggi solari.
    
    Lei, dapprima rimane a guardare l’orizzonte lontanissimo. Poi, senza nessun problema si toglie la tuta e la maglia che aveva sotto, rimanendo in reggiseno.
    
    Siamo seduti vicinissimi.
    
    La guardo un po meravigliato e anche leggermente eccitato. Indossa un reggiseno nero con un leggero ricamo di pizzo nella parte superiore, rendendolo cosi in parte trasparente. Il suo seno prosperoso risulta essere, in parte, alla mia vista.
    
    E’ pieno e sodo, immagino nella mia mente come sono i capezzoli, o almeno come vorrei che fossero.
    
    La guardo e anche lei si gira verso di me. Non so cosa dire, lei non sa cosa dire. Comincio ad essere eccitato.
    
    Si stende a prendere il sole e chiude gli occhi.
    
    Sto alcuni secondi ad ammirarla nella sua interezza. Vorrei allungare le mani ma le sento di cemento. Immobili.
    
    Distolgo lo sguardo verso l’orizzonte che non vedo, disturbato dalla sua presenza.
    
    Mi corico anch’io a prendere il sole.
    
    Passano pochi minuti e non so cosa mi prende, non so cosa succede. Non sono io, non posso essere IO. Mi alzo sul fianco sinistro, appoggiato sul gomito e sul braccio.
    
    Rivedo la scena al rallentatore, mi sporgo verso di lei, allungo la mano sinistra e tiro leggermente un lembo del ...
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