1. Il corpo della professoressa


    Data: 13/10/2018, Categorie: Etero Autore: CxMIII, Fonte: RaccontiMilu

    Non avevo mai pensato alla professoressa Randazzo come ad una donna, intendo che non avevo preso in considerazione la possibilità che lei avesse un corpo, del genere gambe, tette, culo e, naturalmente, fica.
    
    Cerco di spiegarmi, io ho quasi diciotto anni, frequento l’ultimo anno del liceo scientifico, e sono poco propenso a considerare, sotto questo aspetto, una donna tra i quaranta ed i cinquanta, praticamente coetanea di mia madre.
    
    Oltretutto, solo nella mia classe ci sono una dozzina di ragazze, su cui concentrare le mie fantasie erotiche.
    
    Veramente, per essere precisi, le ragazze sono effettivamente tredici, ma dal numero vanno escluse Silvana, brutta e grassa e Franca, che poverina è tanto simpatica, ma è più piatta di una di quelle vecchie tavole di legno su cui, una volta, si lavavano i panni.
    
    Tra le altre undici non saprei chi preferire tra Gianna, moretta e dalle curve accentuate e Lory, con quel musetto da ragazzina per bene, le tettine a punta, deliziose, ed un culetto rotondo che mi fa impazzire, ma anche Stefania, con i capelli biondi, lunghi e lisci, e poi c’è Annamaria e poi ‘
    
    Insomma, non ho che l’imbarazzo della scelta, per dare forma alle mie fantasie, che finiscono regolarmente, la sera prima di addormentarmi, con delle seghe favolose.
    
    Ebbene sì, se ancora non l’avete capito, sono timido, imbranato e sfigato.
    
    Ma torniamo alla professoressa Randazzo.
    
    Rosa Randazzo è la nostra insegnante di inglese, una donna alta e scostante, con i ...
    ... capelli di un biondo sbiadito, sempre raccolti dietro la nuca, che quando ci guarda con quegli occhi azzurri, quasi di ghiaccio, attraverso gli occhiali dalla montatura sottile, ci fa venire i brividi, nel senso che quasi ce la facciamo sotto davanti a lei.
    
    Quando tre anni fa è venuta nella nostra scuola, trasferitasi dalla Sicilia, dove aveva sempre vissuto, all’inizio è girata qualche battutina sul suo cognome, del tipo ‘alla Randazzo piace il cazzo’, ma sono bastate due settimane di lezione con lei, per farci passare la voglia di fare gli spiritosi.
    
    La professoressa Randazzo, quando inizia a parlare in inglese perde miracolosamente quel suo inconfondibile accento siciliano, al punto che sembra di avere a che fare con uno speaker della BBC, un inglese perfetto, insomma.
    
    Di lei sappiamo pochissimo: vive sola, viene a scuola con una vecchia utilitaria ed indossa sempre ampi pantaloni, camicia a maniche lunghe, con sopra una giacca larga, anche in piena estate, che hanno reso impossibile valutare se avesse un corpo degno o meno di essere guardato.
    
    All’inizio non mi capacitavo che una persona proveniente dalla Sicilia potesse avere quasi l’aspetto di una scandinava, poi un mio amico mi ha spiegato la faccenda dei Normanni, che parecchi tempo fa, seminarono diversi siciliani biondi e con gli occhi azzurri.
    
    Dopo questo lungo preambolo, necessario per spiegarvi la situazione, vengo al racconto.
    
    Oggi la Randazzo mi ha fatto una
    
    micidiale.
    
    Tempo fa mi ha ...
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