1. Storia di una moglie fedele 2


    Data: 11/10/2018, Categorie: Tradimenti Autore: Bullnordico, Fonte: Annunci69

    ... gentili” rispose Andrea con un sorriso caloroso. Durante il viaggio Paolo, che si era posizionato sui sedili posteriori questa volta, cominciò a russare mestamente. A quel suono, fermi ad un semaforo, Diana e Andrea si voltarono a guardarlo e i loro sguardi poi si incrociarono. Scoppiarono a ridere entrambi dalla complicità del momento.
    
    E li successe di nuovo, durò pochi secondi ma bastò a gelare il sorriso di Diana. Quelli occhi blu scuro lampeggiarono come quel pomeriggio a casa loro. Diana sentii questa volta oltre alla morsa allo stomaco una sensazione di calore al basso ventre e strinse inavvertitamente le cosce, in maniera impercettibile. Si stava bagnando, si stava bagnando come non le capitava dall’adolescenza. E questo solo per uno sguardo!
    
    Fortunatamente fu il semaforo a cavarla d’impaccio. Premendo con un po’ troppo entusiasmo sull’acceleratore e facendo stridere le gomme continuò verso casa.
    
    Una volta arrivati e svegliato Paolo preparò per Andrea la stanza degli ospiti. Non ci furono più momenti imbarazzanti ma la sensazione di calore e umidità al basso ventre la accompagnò per tutto il tempo, finché non si mise il pigiama e si infilò a letto. E li fu ancora peggio perché la mente, sgombra dagli stimoli esterni, cominciò a fantasticare. Ma il suo corpo rifiutava quel tradimento, seppur anche solo mentale, ricacciava in dietro con tutte le forze il desiderio della carne. Dopo mezz’ora di strenua resistenza, quando sentiva che la voglia stava per prendere ...
    ... il sopravento, decise di alzarsi per bere un bicchiere d’acqua, per distrarsi da quei pensieri osceni. Non sapeva quanto si sbagliava… Nel recarsi in cucina passò davanti al bagno, i suoi passi lievi a piedi nudi non fecero rumore sul pavimento di linoleum. La porta del bagno era socchiusa e da dentro veniva lo scroscio della doccia. Ora che ci pensava già lo sentiva in camera da letto. Era il volersi distrarre che l’aveva convinta ad alzarsi o una curiosità perversa? Si fermò davanti alla falce di luce sul pavimento. Alzò lo sguardo, dallo specchio del lavabo si vedeva tutta la doccia, l’ampia doccia in marmo dalla porta a vetri. Andrea era lì, nudo, che si lavava. Il fisico era atletico ma non palestrato, i muscoli definiti, il petto sodo e gli addominali visibili seppur non si poteva parlare di una vera e propria tartaruga. Le cadde ovviamente l’occhio sul cazzo. Un cazzo scuro, sicuramente sopra la media ma non esagerato, il pelo curato. Osservò per un minuto buono Andrea che si lavava. Le braccia muscolose che insaponavano la schiena, il petto, le cosce. Quando prese il cazzo e cominciò a scappellarlo per lavarselo sentii le mutandine fradice. Il suo respiro era affannoso, i suoi capezzoli sensibili premevano contro la canottiera che usava come pigiama. Ebbe quasi l’impulso di entrare in doccia con lui, di farsi prendere in quell’istante, nella doccia, di inginocchiarsi e succhiare quel bellissimo cazzo.
    
    Scappò quasi via, sperando che Andrea non aveva sentito nulla. Si ...