1. La Suocera


    Data: 11/10/2018, Categorie: Etero Autore: Imarchino, Fonte: EroticiRacconti

    Il Lavoro di mia moglie, porta a lavorare anche di domenica, e quella domenica, era una delle tante che doveva chiudere il negozio per cui lavorava, quindi facemmo colazione al bar vicino casa e l’accompagnai.
    
    Il sole splendeva e si faceva sentire, una bella giornata che però avrei passato a casa a rimettere a posto e a pulire, al dire il vero non ne avevo molta voglia, avrei preferito starmene fuori, con quel solicino primaverile le ragazze si sarebbero scoperte, e passeggiando con mia moglie, avrei potuto osservare le belle gambe e le tette, da dietro un paio di occhiali da sole...
    
    Tornando verso casa arrivo una chiamata inaspettata, era mia suocera, presi il telefono e risposi: -Buongiorno!, come stai? - risposi, - Dimmi tutto. - aggiunsi, dall’atra parte sentii il motore di una macchina accendersi e poi la voce di mia suocera, - Buongiorno a te!, che fai? - le risposi che avevo appena accompagnato la moglie a lavoro e stavo tornando verso casa, che avrei dovuto fare le faccende e che non ne avevo per nulla voglia, - Io sto andando dai miei!, ti va di venire con me? -, capii che il babbo di mia moglie non c’era, chiesi dove era, mi rispose che era sola perché lui aveva clienti in ufficio, - Ok!, allora vengo!, ho voglia di mangiare troppo! - lo dissi ridendo, sapevo che il pranzo non sarebbe stato ne leggerò, né senza vino o grappe, lei si mise a ridere, come avevo fatto io, fissammo che sarebbe passata da casa a prendermi, visto che era di strada, e che saremmo ...
    ... andati a pranzo insieme...
    
    Dopo 20 minuti arrivo, bella donna mia suocera, non era la madre di mia moglie e lei non aveva mai avuto figli, donna in carriera sui 45 anni, sempre curata, un bel seno, e tutto proporzionato con le lentiggini, sapete le trovo molto sexy, quindi mi attraeva molto.
    
    Salii in macchina, una sportiva molto stretta, e la vidi, portava una maglietta molto scollata e una gonna di tessuto abbastanza lunga che teneva arricciata a mezza coscia per comodità, mentre guidava, - fa caldo oggi! - disse - Si infatti sembra che la primavera sia in anticipo! -, le risposi, mentre la guardavo spogliandola con gl’occhi...
    
    Cominciammo a parlare del più e del meno, mentre andavamo, e ogni tanto le guardavo le tette, o le coscie, ad ogni cambiata sembra quasi di vedere e mutande, ma non avrei giurato di vederle.
    
    Arrivato dai sui genitori, parcheggio e si giro per prendere la borsa sul sedile sul retro, lì potei ammirare con tranquillità le tette, anche perché, ci mise circa 30 secondi per prenderla, continuando a parlare, non saprei se mi vide che le guardavo il seno, io ero fissato a guardagliele...
    
    Cominciammo a mangiare e a bere, per un paio di ore, alla fine, eravamo un po’ tutti alticci, per fortuna lo reggo bene il vino, e non mi sentivo così ubriaco, la mia suocera invece era parecchio allegra, e si vedeva. Venne il momento dei saluti e dopo aver salutato tutti tornammo verso la macchina, - Puoi guidare te?, mi sa che ho bevuto troppo. - mi disse ...
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