1. DIARIO DI UNA PERVERSIONE


    Data: 08/10/2018, Categorie: 69, Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Karina, Fonte: RaccontiMilu

    ... finestra e io premo il pulsante, lei sente il ronzio e lo scatto dell’automatismo che lo apre ed entra senza esiitare.
    
    La porta d’ingresso della casa l’ho tenuta accostata per lei ed &egrave subito nelle mie braccia. La bacio in bocca, resisto alla tentazione di spogliarla ma la libero dello zainetto dei libri poi con una pacca nel sedere la spingo nel bagno quindi salgo di sopra subendo nella fica ad ogni gradino, gli spasimi del mio desiderio e siccome non ho messo le mutandine, sento che mi bagno fra le cosce che stringo cercando di trattenere quello stillicididio.
    
    Al piano superiore vi &egrave la camera da letto, lo studio da dove sto scrivendo questa sorta di diario, uno sgabuzzino e un bagno che contiene soltanto un lavandino con un water e il bidé ed &egrave li che mi lavo la passera senza neanche estrarre la palline tanto grande &egrave la mia fretta e la mia voglia, naturalmente mi lavo anche fra le natiche.
    
    Appena uscita vedo che lei mi ha preceduta in camera, anch’essa impaziente si &egrave lavata sommariamente come me, ha la parte inferiore del corpicino nuda ad eccezione dei calzini colorati a righe rosse e blu ed &egrave uno spettacolo vederla con il maglioncino che la copre fino al gonfiore del pube decorato da una rara lanuggine bionda e poi quel sederino…. da mangiare amiche mie! Mi mostra i jeans e le mutandine prima di porli sulla sedia vicina; non vedo gli stivaletti che porta abitualmente, evidentemente lasciati di sotto, ecco perch&egrave non ...
    ... l’ho udita salire.
    
    Finisco di spogliarla con mani tremanti poi spoglio me stessa mentre lei si rimira riflessa nello specchio dell’armadio, girandosi e rigirandosi fiera del proprio corpo ancora acerbo ma già perfetto, guardando nello specchio anche il mio denudarmi poi si volge verso di me.
    
    ‘Perch&egrave non mi hai detto che ti sono arrivate, e adesso?’
    
    Sta indicando la cordicella che esce dalla mia fica, scoppio a ridere alla sua espressione sorpresa e un po inorridita, evidentemente ha pensato trattarsi dell’stremità di un tampone del tipo Tampax che anch’io metto quando arriva il mio ciclo.
    
    Ridendo ancora, spiego di che si tratta poi davanti alla sua espressione stupita mi siedo sul letto, mi allungo all’indietro e allargo le gambe che ho sollevato poi invito la piccola porcella a tirare adagio quella cordicella. Lei avanza fra le mie cosce ed esegue sorprendendosi della resistenza che questa offre; all’apparire della prima pallina lo spasimo della mia fica la ricaccia indietro, lei tira con più decisione e la pallina esce, mi mordo le labbra sforzandomi di rimanere rilassata e con un piccolo lamento rilascio anche l’altra.
    
    Lei rigira fra le mani quegli strani oggetti, ode il leggero tintinnare del contenuto di quelle palline, probabilmente delle sfere piccole e pesanti, le annusa poi guarda il mio sesso aperto e umido e senza esitare la copre con la sua boccuccia, poi….
    
    Inutile che dica altro amiche mie, sappiamo come possiamo amarci noi donne, anche se ...
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