1. Che scopate in quella sauna (parte 2)


    Data: 05/10/2018, Categorie: Etero Autore: divisanera, Fonte: Annunci69

    ... guardare?” Urlò Monica.
    
    Aspettò qualche istante e poi si rivolse a Giorgio.
    
    “Allora mi prendo il tuo bell’uccellone intanto.”
    
    Fece sedere Giorgio sull’angolo del divano, lui allargò le gambe, aveva un’erezione mostruosa, il cazzo era tutto ricoperto della saliva di Monica, la cappella svettava imponente. Lei si girò e sempre a gambe aperte si sedette di colpo su di lui e iniziò a cavalcarlo.
    
    Monica prese a saltare letteralmente.
    
    “Oddio che bello, mamma mia che cazzo duro. Siii, siii.”
    
    Cavalcava e godeva, si appoggiava alle ginocchia di Giorgio e si buttava a peso morto impalandosi di forza, schiacciando le palle di Giorgio ad ogni colpo.
    
    Dalla parete cominciarono a spuntare i primi cazzi, prima uno, poi due, poi tre. Tutti duri.
    
    Monica li vide immediatamente, interruppe la sua cavalcata e si alzò andando verso la parete, si mise in ginocchio davanti al cazzo al centro e iniziò il pompino come lei sapeva fare: lingua e labbra. Con le mani riuscì ad afferrare gli altri due ai lati e li segava. Giorgio la guardava. Poi si alzò e la raggiunse.
    
    “E al mio cazzo non ci pensi più?” Le disse.
    
    “Come no tesoro, per te c’è la parte migliore.” Gli rispose.
    
    Si alzò, si piegò, stacco le mani dai cazzi, si afferrò le chiappe e le allargò. Era completamente bagnata, Giorgio poteva vedere il suo succo che le scivolava lungo le gambe.
    
    “Tesoro dai, scopami ancora, il tuo cazzo mi piace da morire.”
    
    La afferrò per i fianchi e glielo infilò di colpo, ...
    ... dandole una spinta cosi forte che quasi la fece strozzare col cazzo che nel frattempo aveva ripreso a succhiare.
    
    Lei riusciva solo a mugolare, aveva la bocca piena, si appoggiava al muro, lui intanto la scopava.
    
    “Ti piace maiala? Ti piace il cazzo? Sei tutta fradicia, senti il cazzo come ti scivola dentro.”
    
    Dava colpi sempre più decisi e sempre più forti, aumentando e diminuendo il ritmo.
    
    Quando Giorgio iniziò anche a darle dei sonori schiaffi su quel bel culo, lei si girò e gli mostrò la faccia completamente ricoperta di sborra. L’uomo al di la del muro era venuto.
    
    Lo guardò leccandosi le labbra.
    
    “Dai, ficcamelo in culo, sto troppo arrapata.”
    
    Giorgio lo sfilò dalla figa e, puntatolo sul buco, penetrò. Non era di certo “comodo” come la figa, anzi, avvertì quella leggera resistenza tipica dell’ano, e godette di più a spingerlo dentro.
    
    “Sii, dai, scopami il culo, cosi, dai…”
    
    Era infoiata, le piaceva da morire il cazzo di Giorgio e lui ci sapeva fare. Nel frattempo un altro uomo aveva infilato il membro nel buco che lei aveva immediatamente preso in bocca e iniziato a succhiare. La monta continuò ancora, ormai in quel buco ci andava comodo, le si era completamente allargato e ogni volta che lui sfilava il cazzo, lo sfintere rimaneva aperto per qualche secondo, mostrando il passaggio del cazzo.
    
    Monica riuscì a far venire con la bocca anche l’altro uomo, ormai aveva la faccia completamente imbrattata, era sudata e continuava a godere.
    
    “Cazzo sto per ...