1. Che scopate in quella sauna (parte 2)


    Data: 05/10/2018, Categorie: Etero Autore: divisanera, Fonte: Annunci69

    ... infilandole due dita nella figa.
    
    Erano li in piedi, sotto l’acqua che scorreva, uno di fronte all’altra e si masturbavano reciprocamente, intorno a loro altre persone che guardavano e altre che invece si facevano la doccia e poi si allontanavano.
    
    “Dai, vieni con me che qui altrimenti affoghiamo”. Disse la donna.
    
    Giorgio non se lo fece ripetere e presi gli asciugamani, seguì la donna.
    
    “Aspetta un secondo bello che prendo la chiave”.
    
    “La chiave?” Pensò Giorgio. “Quale chiave?”
    
    Lei arrivò al bancone interno della reception e parlottò col ragazzo che era li e poi lui le porse una chiave.
    
    “Dai vieni, mi sono fatta dare la chiave della stanza grande, quella matrimoniale, sai… non la danno a tutti, è riservata alle coppie, almeno cosi stiamo belli comodi.”
    
    Sembrava tutto un sogno.
    
    Entrarono nella stanza. C’era praticamente un divano enorme, sembrava quasi un letto a due piazze, era nello stile del camerino di prima ma decisamente molto più grande e poi notò che ad una parete c’erano degli spioncini e dei buchi in vero stile “Gloryhole”.
    
    Quante volte si era masturbato vedendo video di donne che succhiavano cazzi sconosciuti usciti da buchi sui muri.
    
    Lei si tolse l’asciugamano e lo tolse anche a lui.
    
    “Mamma mia tesoro ma stai proprio duro, ma da quanto è che non ti fai una bella scopata?”
    
    “Veramente me la sono fatta un quarto d’ora fa.” Rispose Giorgio.
    
    “Ammazza! E stai ancora cosi duro? Ma sei un fenomeno! Adesso Monica ti fa ...
    ... divertire”.
    
    Così conobbe anche il suo nome.
    
    Lei si mise seduta sul bordo del divano, lui in piedi davanti a lei, il cazzo di Giorgio era davanti la faccia di Monica, lei allargò le gambe e con una mano iniziò a sditalinarsi la figa mentre con l’altra afferrò forte quell’uccello durissimo, tirò fuori la lingua e con quella iniziò a massaggiare la cappella. Faceva roteare quella lingua come fosse persa in un vortice, a momenti si soffermava sull’apertura del glande e ad altri affondava la bocca come se quel cazzo fosse l’ultimo pasto di un condannato a morte.
    
    Giorgio era in estasi, aveva ricevuto moltissimi pompini fino a quel momento, ma quello, in quella stanza, sembrava come fosse il primo, si sentiva un verginello in balia della donna esperta.
    
    “E’ proprio buono questo cazzo… è gustoso e durissimo.”
    
    E poi giù di nuovo, tutto in gola. Giorgio avrebbe voluto prenderle la testa e spingerla verso il suo ventre, ma non riusciva a fare nulla, era immobile a godersi quel pompino. D’improvviso lo sguardo gli andò verso la parete con i buchi e notò distintamente dei movimenti grazie alla luce che filtrava dal di dietro.
    
    “Ci deve essere qualcuno che guarda”. Disse Giorgio.
    
    “Ah si? E allora guardate sto bel buco di culo.”
    
    Esclamò Monica rizzandosi in piedi di scatto e mettendosi a novanta gradi allargandosi le natiche verso la parete.
    
    Giorgio rise, lei anche. Era quasi divertente trovarsi li in quella situazione.
    
    “Non avete altri cazzi da darmi invece di stare li a ...