1. Il cero rossiccio


    Data: 03/10/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... angosce, i nostri batticuori e le nostre preoccupazioni. Lui era un uomo come tanti, con il viso coperto da una maschera di porcellana rosa, i lineamenti perfetti d’un imbarazzante e scomoda bellezza. Girò attorno al tavolo stringendo tra le mani una candela rossastra, il suo respiro era lievemente agitato, il suo profumo troppo intenso pressappoco a voler coprire la sua natura d’uomo che raffigurava un Dio. Lucia in quel frangente socchiuse gli occhi nell’attimo stesso, in cui la sua mano afferrò il ricamo degli slip, poi il rumore secco dello strappo risuonò in modo distinto come un lampo nella nostra mente, stuzzicandola e accendendola d’enormi e d’immensi desideri:
    
    ‘Adesso, sì, ecco, sento la voglia pulsare tantissimo nella testa’ – sussurrò invasata Lucia rispettando comunque il nostro accordo, dove sarebbe stata lei a raccontarmi ogni sensazione sperimentata:
    
    ‘E’ come se un incendio di proporzioni smisurate avesse raggiunto il suo apice attorno al mio sesso. Lo sento divorare lentamente ogni palmo della mia pelle e avanza piano piano, trasformandola in una distesa di brace ardente’.
    
    Io sollevai lo sguardo per vedere la vibrazione della fiamma che s’alzava sopra la sua schiena, poi lo seguii nel suo scorrere lieve lungo la spina dorsale, in un percorso ideato numerosissime volte, quel gambo di cera rossa che scivolava lungo la pelle arricciata dall’abbandono e dell’assenza dei sensi. Arrivava sino alla nuca e poi ritornava a salire vero i glutei, fermandosi ...
    ... ogni volta qualche millimetro più avanti in un amabile e piacevole viaggio che sembrava guidato da un inavvertibile e invisibile binario. Quando scomparve per la prima volta in quel solco carnoso, le labbra di Lucia ricominciarono a balbettare qualcosa:
    
    ‘Sì, lo sento giocare appena sopra il mio sesso, piccoli tocchi che mi sfiorano appena, che premono e poi ruotano, cercando la fessura che gli conceda una via dentro di me’.
    
    Io capto spiccatamente una smorfia disegnata appena sul suo volto stravolto dall’attesa, i suoi muscoli sono tesi quasi volesse aprirsi lei stessa al passaggio della candela rossiccia, accompagnato da un sospiro e poi ancora la sua voce che enuncia riferendomi:
    
    ‘La sento dentro di me, avverto che ruota, avanza e subito si ferma, affinché sia io a fare adagio il sacrificio, nel contempo qualcosa m’attira attorno ad essa, qualche cosa che viene da dentro’.
    
    Il primo sospiro di piacere sgorgò dalla sua bocca un attimo prima che l’alito caldo del suo carnefice spegnesse la fiamma con un soffio deciso, al presente la strada era aperta e poteva inghiottire la cera sino al picciolo fumante, stringendola in una contrazione istintiva. Subito dopo un lamento aspirato irrompe istantaneamente nell’aria:
    
    ‘Adesso me ne accorgo, ecco, le sue dita’ – esclamò con decisione, stringendomi con prontezza entrambe le mani:
    
    ‘Le sue dita mi frugano dentro e seguono quella debole membrana che la separa dal mio sesso, percepisco gli abbondanti fluidi che sgorgano dal ...