1. SERENATELLA


    Data: 02/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: giessestory, Fonte: xHamster

    ... lavoro.
    
    Naturalmente, la sera, quando parlavo con la mia amata Beatrice, le riferivo spesso gli episodi salienti del portiere innamorato e di Maria la “vergine operaia”.
    
    Qualche volta si erano già sentite, al telefono, ed era anche avvenuto qualche scambio di battute, tra le due, a mio danno, ovviamente.
    
    Quando all’inizio dell’estate, Beatrice venne a Napoli, prima di andare a casa, volli che vedesse dove lavoravo. In ufficio, oltre agli altri, le presentai anche Maria.
    
    Misteri femminili: Maria fu cordiale e accogliente ma, per me che la conoscevo bene, era lampante che qualcosa non andasse … era come se avesse ricevuto una doccia fredda, non capirò mai bene il perchè.
    
    Beatrice era una donna veramente notevole: bella, elegante, raffinata e dalla personalità palpabile, che riempiva l’ambiente, intono a se.
    
    La mia compagna, fu molto amichevole nei confronti della giovane, durante le poche battute che si scambiarono, ma, subito dopo, Maria fu ignorata e se ne restò al posto suo, mentre noi discutevamo allegramente con i titolari.
    
    Andammo via, poco dopo, ed io, preso dalla mia bella, che non vedevo da due settimane, mi scordai di tutto. Mentre viaggiavamo verso il tramonto, col sole che cercava refrigerio nel mare, sempre più blu, Beatrice disse, lapidaria:
    
    - Hai fatto colpo sulla sguattera! – fu tagliente – Bravo! L’Alain Delon dei poveri … –
    
    Restai colpito e stupito da quell’osservazione tanto assurda quanto precisa, e pensai che la sua tipica ...
    ... gelosia avesse ottenebrato, per un attimo, la mente lucida della mia ragazza.
    
    8
    
    Agosto, il mese dell’Amore
    
    La settimana dopo il Ferragosto, la città si ripopolava lentamente.
    
    Ritornai a lavoro più rilassato e anche un po’ abbronzato, più fresco insomma.
    
    Quel mattino Maria arrivò verso le nove. Non c’era molto da fare e chiacchierammo un poco.
    
    Capii che qualcosa non andava e glielo dissi, sincero; lei mi raccontò volentieri che era molto giù perchè il suo ragazzo era andato in vacanza da solo, con alcuni amici, mentre lei, bloccata dai genitori, aveva dovuto restarsene a casa, a conservarsi integra e obbediente per il matrimonio.
    
    - Dopo sposata andate dove vi pare! – le aveva detto la mamma, però la sua delusione principale era che il suo lui l’aveva lasciata, fregandosene.
    
    - E poi – concluse amaramente – se veramente ci sposiamo, farò la fine delle mie cognate … comunque resterò a casa a fare la sguattera e il cane da presa. A volte vorrei tanto essere come una di quelle donne emancipate che conosci tu, che fanno ciò che gli pare. –
    
    La ragazza era tesa e anche un po’ dimagrita. Nonostante le facesse piacere sfogarsi con me, un velo di tristezza stazionava sulle sue palpebre.
    
    - E per finire ho male al collo da due giorni, soffro di cervicale! –
    
    - Si, si – risposi seccato – e magari hai pure la gotta alle caviglie … Maria: tu hai vent’anni, capisci? – e le spiegai che le mancava solo un po’ di felicità … uno spazio suo, magari segreto, contro quel ...
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