1. STORIE DI PIEDI


    Data: 29/09/2018, Categorie: Incesti Sensazioni Autore: MAURIZIORSO, Fonte: RaccontiMilu

    ... duolevano. Non credevo alle mie orecchie…..ero come imbambolato perch&egrave per la prima volta mi chiedeva di toccarla: diedi giusto un cenno di assenso e dopo un attimo mi trovai i suoi piedini sulle cosce: cercai di mantenere la calma e presi a massaggiarla, ma timoroso di ciò che stavo facendo e senza troppo vigore. Anzi, sembrava quasi che stessi maneggiando qualcosa di estremamente fragile e prezioso e, non a caso mi disse -sorridendo- di metterci un pò più di energia, se proprio volevo raggiungere lo scopo ed &egrave quanto feci. E’ superfluo sottolineare che il cazzo diventò subito duro come una mattonella e lentamente riuscii ad avvicinare i piedi al bacino, facendo quindi in modo, che di tanto in tanto sfiorassero la patta: mi lanciò un paio di occhiate non proprio di benvenuto ma non si ritrasse, n&egrave disse qualcosa al riguardo. Dato anche il contatto, era impossibile che non si accorgesse del mio stato di eccitazione, come avrebbe successivamente ammesso e andammo avanti così per una trentina di minuti, alla fine dei quali lei sembrò più distesa ed io -con la scusa che dovevo ancora lavare i denti- corsi in bagno e poi in camera a cambiarmi, perch&egrave ero venuto due volte nei pantaloni. Dopo un pò ritornai in sala ed erano tutti intenti a chiacchierare: pensavo quindi di averla fatta franca, ma la zia -interrompendo la discussione con mia sorella- mi guardò e mi disse che avevo dei bei pantaloni, e ritornò nuovamente a parlare con lei, come se niente fosse ...
    ... accaduto e niente avesse detto. Ovviamente, nessuno -tranne me- aveva afferrato il concetto: mi aveva messo in guardia…….mi aveva fatto capire che non era stupida e che l’ avevo fatta grossa. Almeno era ciò che credevo, ma nel giro di qualche settimana, fui costretto a ricredermi, perch&egrave avevo fatto un errore di valutazione……..
    
    Infatti, non trascorse molto tempo che -cosa programmata già in netto anticipo- i miei si assentarono per una decina di giorni: accompagnarono infatti mia sorella in Toscana, perch&egrave doveva sottoporsi ad un intervento chirurgico. Ormai non ero più un bambino…….tutto sommato ero grandicello, ma ancora non si fidavano a lasciarmi da solo a casa, perch&egrave sapevano che avrei continuamente invitato amici e fatto un gran casino. Fu Susy a togliere loro dall’ imbarazzo, perch&egrave disse che potevo stare tranquillamente da lei: tra l’ altro eravamo a Febbraio, le scuole sarebbero state chiuse alcuni giorni per il Carnevale e lei, in quel periodo non stava lavorando, n&egrave aveva impegni di altra natura e quindi poteva ospitarmi e tenermi a bada. Ovviamente la sua proposta fu accolta di buon grado: io invece, visti i precedenti non sapevo se rallegrarmi o prepararmi al peggio: mia zia era molto schietta e mi stupivo che non avesse fatto alcun accenno all’ episodio precedentemente menzionato. Ma, conoscendola ero certo che prima o poi qualcosa mi avrebbe detto. La famiglia si mise quindi in viaggio e nel tardo pomeriggio -dopo aver messo in ...
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