1. Come si compete con l’amante gay di tuo marito?


    Data: 15/10/2023, Categorie: Gay / Bisex Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz


    Mi chiamo Claudia, ho trentadue anni e sono una bella donna, alta, mora, seno abbondante, bocca ampia e carnosa, un bel culo. Sono sposata con Fabio da dieci anni. Ho sposato mio marito che ero troppo giovane: avevo appena 22 anni e, fino a poco tempo fa, mi ero pentita della scelta che avevo fatto. Ero ancora nei migliori anni della mia vita ed avevo voglia di godermi ogni cosa, lui, invece, ha dieci anni più di me e sembrava essersi già spento. Non facevamo niente insieme e nemmeno il sesso era più appagante. Passavamo sere che nemmeno mi guardava, eppure io ero una bella donna; mi vestivo in modo seducente per farlo eccitare, ma non reagiva molto. Ho iniziato a pensare che avesse un’altra donna e, forse, era così. A volte tornava a casa tardi, dicendo che si tratteneva in ufficio per lavoro. Ho iniziato ad avere seri dubbi, quindi ho deciso di indagare. La prima volta che mi ha detto che sarebbe tronato tardi, mi sono appostata fuori dal suo ufficio e l’ho visto uscire con un tipo più giovane di lui. La cosa mi ha un poco stupito e, molto discretamente, li ho seguiti. Si son fermati in un parcheggio in periferia e grande è stato il mio stupore nel constatare che a mio marito piacevano i maschi. A turno si sono succhiati a vicenda e, poi lui si è scopato il giovane. Ha goduto molto il tizio, perché Fabio è ben messo e lo ha stantuffato a lungo. Alla fine gli è venuto in bocca e poi si son baciati. Ero allibita! Non sapevo cosa fare. La cosa strana però era che mi ero ...
    ... eccitata a vederli scopare. Mi ero detta, prima di fare questa scoperta, che se anche avesse un’altra donna, non mi sarebbe importato: ero decisa a dare una svolta alla mia vita e di tornare a provare emozioni forti, ma nulla di tutto questo potevo immaginare.
    Come si compete con l’amante gay di tuo marito? Per giorni ho cercato una soluzione, senza trovarne. Poi la svolta è arrivata, come spesso capita casualmente. Lavoro in un ufficio contabile e, tra i miei colleghi, c’è Bruno, un bell’uomo di mezza età. È scapolo e, in tanti, dicono che sia gay. Io non ne sono convinta, anzi spesso ho notato il suo sguardo indugiare sul mio culetto o sulle mie cosce. L’occasione di lavorare assieme, arriva quando il nostro ufficio prende in carica la contabilità di una azienda, dove il vecchio commercialista aveva fatto un vero disastro. Dobbiamo recarci spesso in azienda e questo ci porta a frequentarci in maniera più assidua e riservata. Durante i ripetuti viaggi in auto, io lo stuzzico accavallando le gambe e mettendo in mostra le mie cosce, ben fasciate da calze autoreggenti. Lui non sembra insensibile alla provocazione, tanto che ci prova.
    «Lo sai che sei davvero bella? Fra le colleghe sei davvero quella più intrigante. Ti scoperei volentieri»
    Lo guardo lusingata e gli preciso che sono sposata. Lui ride e mi risponde a tono.
    «E allora? Io non sono mica geloso!»
    Gli sorrido e rispondo che lo trovo molto attraente e, forse, è stato questo il motivo, insieme all’esser trascurata dal ...
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