1. Una di noi due è più cagna!


    Data: 13/10/2023, Categorie: Tue Racconti Autore: pennabianca, Fonte: RaccontiErotici.xyz

    ... ancora indecisa cosi, ho cercato di attirare la sua attenzione. Porto una mano sul muso e poi le spingo il muso verso la mia fica. Lei inizia ad annusarla e mi provoca un altro istinto da porca. Tira fuori la lingua e dà la prima leccata al clitoride. La sua lingua è calda e grossa e soprattutto è un po' ruvida. Mi fa impazzire. Apro un po' più le gambe e Frida inizia a leccarmi con foga il clitoride allora mi apro ancora di più. Il mio clitoride è in piena vista, è grosso e lei lo annusa spinge il naso freddo e lecca il clitoride con la lingua con cui si era appena leccata la sua figa. Mi lecca e si ferma un istante ad assaporare il mio succo poi continua. Questa volta spinge fortissimo che quasi mi fa male e fa entrare la lingua di un bel po' dentro la mia vagina. La sento dentro la fica come una cosa che si muove e mi fa impazzire. Vengo. Le urlo il mio, piacere e lei imperterrita mi fa godere tantissimo.
    «Si dai che vengo! Spingila dentro! Si dai entrami dentro! Ti voglio sentire fino nell' utero!  Puliscimi la fica e lecca il mio piacere!»
    Lei sembra inarrestabile. Spinge la sua lingua ancora un po' più dentro e sento come se mi stesse davvero ripulendo i miei umori e continuo a urlare.
    «Che troia che sono! Ne voglio ancora! Mi fai impazzire! Dai Frida che vengo!»
    Diventa un orgasmo che mi sfibra, mi devasta e cerco di fermarla, ma lei continua. Provo a toglierla ma lei oppone resistenza e resta a leccare avida il mio piacere. Anzi lecca con più irruenza il mio ...
    ... orgasmo che sgorga in continuazione.
    «Basta! Sono sfinita! Frida basta! Non ce la faccio più! Esci!»
    Incapace di reggerla sono in balia sua che si gode i miei umori, quando entra mia madre emi tro-va così a cosce aperte che godo con la cagna. Mi si avvicina mentre io sfatta dal piacere non rie-sco a dire o fare nulla. Lei blocca la bestia e l’allontana.
    «Piccola mia sei imprudente a farlo da sola! Io stessa fatica riesco a dominarla. Certe cose si fan-no in due!»
     Mi riprendo e per un momento abbasso lo sguardo 
    dispiaciuta. Lei mi sorride e solleva il viso.
    «Tranquilla è tutto a posto. Avevo visto che eri dietro la porta l’altro ieri e quindi oggi ho finto di avere un impegno perché ero certa che ci avresti provato. Ho conosciuto il suo proprietario che mi ha rintracciato grazie al veterinario: non lo aveva abbandonata, è solo uscita perché era in calore e voleva scopare con un maschio della sua razza. Questa sera ero andata a cena con lui e domeni-ca pomeriggio passa da noi con il suo compagno. Frida che lui chiama Cloe, ha un compagno della stessa razza e mi ha detto che ci darà un cucciolo tutto per noi.»
     Il giorno dopo è arrivato Mario, il padrone di Frida assieme a Zoe il maschio di Rottweiler. Mi so-no trovata davanti un bel maschio, sia il cane, che il suo padrone che avrà circa una quarantina di anni. Subito i due cani hanno preso a divertirsi insieme e ad un tratto sotto il nostro sguardo Zoe ha montato Frida che è rimasta immobile. Mario ci ha detto quello che ...